il voto alle donne

Oggi è un diritto che viene dato per scontato. Ma non è sempre stato così. Soprattutto, sul voto alle donne ci sono cinque cose che forse non sai. E che ti faranno aprire gli occhi.

  1. Qual è stato il primo paese al mondo a estendere il diritto al voto anche alle donne? La palma, in questo caso, spetta alla Nuova Zelanda: in questo Paese, infatti, le donne possono votare dalla fine dell’Ottocento, per la precisione dal 1893.
  2. “Fatti, non parole” era il motto di quale gruppo, fondato nel Regno Unito nel 1889, che si batté per il suffragio femminile? Questo modo di dire, ormai entrato nell’uso comune, risale al periodo in cui le donne si battevano per i loro diritti: fu coniato dalle donne della Women’s Social and Political Union, un’organizzazione militante per il suffragio universale nel Regno Unito, sicuramente più conosciute come le suffragette.
  3. Quale Paese ha la più alta percentuale di donne in Parlamento? La risposta, in questo caso, potrebbe sorprenderti. Perché il Parlamento più rosa al mondo è quello del Rwanda: qui, in questo pur poverissimo Paese dell’Africa centrale, il 61% dei seggi parlamentari è occupato da donne.
  4. In quale anno la Svizzera ha esteso il diritto al voto alle donne? Un altro dato che ti sorprenderà. Perché in Svizzera le donne ottennero il diritto al voto solo nel 1971, quasi un secolo dopo la Nuova Zelanda. Eppure, se ci pensi, stiamo parlando di un Paese europeo.
  5. Chi è stata la prima donna al mondo a ricoprire la carica di primo ministro nel proprio Paese? Fu Sirima Bandaranaike e avvenne nel 1960: in quell’anno, infatti, divenne primo ministro dello Sri Lanka. E non solo, perché Bandaranaike sarebbe stata riconfermata in questa carica anche per altre due volte, l’ultima delle quali nel periodo 1994-2000.

Queste cinque cose sul voto alle donne, in un certo senso, raccontano una medesima storia. Anzi, una medesima esigenza: ancora oggi, c’è bisogno di impegnarsi per difendere i diritti delle donne.

 

Dati e foto: ActionAid.org.uk