La chiamano povertà estrema. Sapete cosa significa vivere con un dollaro al giorno? Riuscite a immaginarlo? È difficile per chi ha avuto la fortuna di nascere in uno dei Paesi occidentali, in uno dei Paesi ricchi. Ma per chi è nato in uno dei Paesi del Terzo mondo, la povertà estrema è la normalità. È la vita di tutti i giorni.
Una vita che può essere raccontata così, con queste tre storie. Tutte diverse, tutte accomunate da miseria e povertà.
Nascere in un bordello
Questa è la storia di Ety Akhtar, 12 anni, e di sua madre Momo Taz. Ety Akhtar è nata nel bordello Faridpur Rathkhola, uno dei posti peggiori di tutto il Bangladesh. È in quest’inferno che lavora sua madre Momo Taz. Ma la donna, una sex worker, non può lasciare il suo “lavoro”: è l’unica fonte di reddito per lei e per le sue due bambine. Senza il bordello, non avrebbero i soldi per vivere.
“Una vita dignitosa”
È il desiderio di tutti i bambini che vivono nei Paesi più poveri del mondo. Questo è anche l’unico desiderio della piccola Maria do Socorro Gomes de Souza, una bambina di 11 anni che vive nel villaggio di Feijao, in Brasile.
I genitori di Maria sono contadini. Ma la terra è secca, difficile da coltivare e non produce praticamente nulla. Sono così costretti ad andare lontano per poter lavorare. Spesso, troppo spesso, di sera tornano a mani vuote, senza niente da mangiare per sé stessi e soprattutto per i loro figli.
Vita nello slum
Descriverla è abbastanza semplice, per modo di dire. La vita nello slum può essere riassunta in cinque grandi diritti negati:
- L’acqua potabile, quando c’è, è un miracolo che non basta per tutti.
- HIV e altre malattie mortali sono all’ordine del giorno.
- Violenza sulle donne e criminalità raggiungono livelli insostenibili: è pericoloso anche solo uscire di casa.
- Con il nome di “casa” negli slum si indicano degli ammassi di fango e lamiere che crollano costantemente.
- Le “case” sono talmente piccole e sovraffollate che gli stessi movimenti sono limitati. Igiene e privacy sono dei miraggi.
Se descrivere un slum è semplice, viverci è tutta un’altra storia. Eppure, in Africa così come in America Latina, sono milioni le persone che vivono in questa condizione disumana. Senza speranza alcuna di poter scappare.
Queste tre storie rendono appena l’idea di cosa significhi vivere con un dollaro al giorno. Noi vogliamo che le persone non siano più costrette a vivere in queste condizioni disumane. E per riuscirci abbiamo bisogno del tuo aiuto.