Nove anni di adozione a distanza sono tanti. Sono 108 mesi in cui la vita di un bambino in un paese in via di sviluppo cambia in meglio, un passo alla volta. Nove anni di lettere ricevute e fotografie. Nel corso di questo tempo si crea un legame forte tra chi adotta e il bambino o la bambina adottati. Il desiderio di toccare con mano questo legame è il motivo che ha spinto Lucia a intraprendere un viaggio in Malawi per conoscere Agness e i cambiamenti che ha reso possibili grazie ai 9 anni di fiducia nel progetto di adozione a distanza ActionAid.
La realtà di Agness
Il distretto di Salima è una zona a 100 km da Lilongwe, la capitale del Malawi. Lucia arriva al centro di ActionAid di Salima e incontra Richard, operatore locale, che la mette subito in guardia: “Se vedi bambini scalzi e con i vestiti strappati per la strada, non piangere…”. Questo è quello che si trova davanti Lucia, nella sua strada verso Agness, ed è davvero difficile non commuoversi. L’Africa colpisce per i suoi silenzi e il suo nulla assoluto, che porta questi bambini a stupirsi di tutto. Un palloncino modellato, il verso di qualche animale o un segno d’affetto da parte di una muzungu, “uomo dalla pelle bianca”.
Dopo un viaggio passato con il cuore in gola nell’attesa di rendere visibile quel filo creato 9 anni prima, finalmente Lucia arriva al villaggio di Agness. La incontra emozionata e trattenendo le lacrime con difficoltà. Agness mostra a Lucia tutte le sue piccole ricchezze: il pozzo e la scuola realizzati da ActionAid, il quaderno di scuola, la sua realtà e quella di tante altri bambini che vivono in Malawi. Condividono una giornata di scambio e sorrisi, un pranzo a base di Nsima, la tipica polenta di mais della zona, e tanta gratitudine.
Lucia, come molti dei sostenitori ActionAid che scelgono di viaggiare per osservare con i propri occhi le realtà che hanno reso possibili, è tornata dall’Africa più ricca, consapevole che le sue donazioni contribuiscono al futuro di un intero villaggio. Oltre all’estrema povertà, un altro dei problemi che affligge molte parti di questo grande e antico continente che è l’Africa, è l’AIDS. Le persone affette da questa malattia in Africa sono sempre state emarginate, specialmente le donne. Grazie ad ActionAid, oggi, hanno una casa, un orto da coltivare, un modo per vivere e far parte della società.
Lucia racconta che l’Africa è come una medicina, e il Mal d’Africa si fa sentire già il giorno del rientro a casa, nei tanti comfort della nostra vita di tutti i giorni, con i ricordi, le canzoni, e i sorrisi veri di chi fa di tutto quello che riceve una ricchezza.
La situazione in Malawi
Il Malawi è uno dei paesi più poveri dell’Africa. La terra è secca, le persone soffrono la fame e la sete e sono spesso costrette a emigrare in cerca di sostentamento. La mortalità infantile è altissima proprio per questo. Questa situazione drammatica è stata il motore che ci ha portato a scegliere di investire le nostre forze e risorse proprio in questa terra. Lo abbiamo fatto per Zione e Maureen, e per dare un futuro a Kevin che ha studiato con ActionAid per diventare un insegnante della sua scuola.
Tutta questa realtà che si è mostrata davanti agli occhi di Lucia e di tanti sostenitori di ActionAid, è possibile solo grazie all’adozione a distanza, che permette di scrivere tante storie con un lieto fine.