Scegliere di adottare un bambino a distanza significa dare inizio a una nuova storia. ActionAid ne ha vissute tante in questi anni, e quella di Letizia e Theany è una di queste. Letizia dona il suo contributo ad ActionAid da tantissimi anni. Ma come tutti, non ha iniziato a cuor leggero. Perché il primo passo di questo processo è la costruzione di un rapporto di fiducia che inizia con delle lettere e dei disegni, e per alcuni sfocia in un viaggio di scoperta.
Una storia di adozione a distanza in Asia: Letizia e Theany
Roma-Pursat. Questa storia di adozione a distanza in Cambogia inizia a sud di Pursat con l’incontro tra Letizia e Dyna, referente di ActionAid della zona. Dopo un viaggio tra strade dissestate, Letizia vede per la prima volta Theany: non più la bambina che le mandava disegni infantili anni prima, ma una splendida ragazza di 15 anni, snella e dal sorriso brillante. Timida e impacciata, esattamente come lei.
Tutto il villaggio era in fermento, come succede spesso in queste occasioni quando i sostenitori vengono a visitare e a toccare con mano tutto ciò che hanno reso possibile. Ma cosa si chiede alla non più tanto piccola Theany? Letizia decide per la domanda che forse potrebbe sembrare la più ovvia, ma che in questi contesti acquista davvero un altro significato: cosa vuoi fare da grande? E la risposta è una di quelle capaci di sciogliere il cuore: “vorrei aiutare i miei genitori”. Theany è molto curiosa del resto del mondo e chiede a Letizia moltissime cose su Roma, sulla vita in Italia, sul tempo che fa di solito.
L’importanza delle piccole cose
Letizia ha portato molti colori da donare ai bambini della scuola e si stupisce della pacatezza con cui si mettono in fila in attesa di ricevere tre colori a testa, di modo che possano bastare per tutti e nessuno venga favorito. In luoghi dove non c’è niente, tutto quello che si riceve è un di più di cui essere grati.
In Cambogia un milione di persone vive con 1,90 dollari al giorno. In 10 anni di lavoro realizzato esclusivamente grazie all’adozione a distanza Cambogia, ActionAid ha aperto nuove scuole, messo a disposizione biciclette agli studenti che abitavano troppo lontano per camminare. Ha permesso a 2.157 bambini, tra cui 1198 bambine, di frequentare la scuola e aprirsi le porte per continuare a studiare anche dopo le elementari. Continuare a crescere e “aiutare i propri genitori”.
Ed è proprio da loro che Theany porta Letizia durante la sua visita. La mamma e il papà l’accolgono con uno sguardo pieno di gratitudine, e la nonna paterna corre ad abbracciarla con gli occhi pieni di lacrime, abbandonando il piccolo pezzo di terreno dove stava piantando il riso.
Un nuovo futuro in Cambogia, soprattutto per le donne
Il contributo di Letizia non è andato solo alla famiglia di Theany. La tappa successiva del suo viaggio è una visita l’organizzazione locale RFCD, partner di ActionAid nella regione di Pursat. Con passione, dedizione e umiltà, i rappresentanti raccontano a Letizia tutte le azioni che sono state possibili grazie ai fondi e al duro lavoro di molti. Letizia ha potuto visitare due progetti realizzati: una piantagione di riso, con una banca del riso, e una piantagione di verdure, gestite per la maggioranza da donne.
Donne che in un paese come la Cambogia sono spesso costrette a prostituirsi per portare dei soldi a casa e che grazie al sostegno ricevuto sono invece oggi padrone del proprio destino.
Letizia lascia la Cambogia con un piccolo regalo di Theany, un disegno fatto con i semi, e un cuore pieno di gratitudine. Per i sorrisi scambiati, e per aver visto ciò che è stato creato lì dove non c’era niente. L’adozione a distanza in Cambogia, così come in altri paesi in Asia, Africa e America Latina, dona un futuro, una scelta, realizza progetti, a Theany e a tante come lei.