Questa storia di adozione a distanza comincia con un brutto incidente. E Kishore, un bambino di appena otto anni che vive nel villaggio di Masipadar, in India, ha rischiato di non poter più giocare.
Otto anni appena, Kishore stava giocando in bicicletta, come un normale bambino della sua età. Ma a un certo punto è caduto. Un incidente che può sembrare banale nel Paesi ricchi. Non così in India, e specialmente nel villaggio di Masipadar. La conseguenza della caduta è stata una brutta frattura. E l’ospedale più vicino era a 75 chilometri di distanza.
Ma i genitori di Kishore non possedevano terra, lavoravano come braccianti a giornata, e non avevano risparmi. Quindi non potevano permettersi di far ricoverare Kishore in ospedale. Una situazione difficile che fu subito comunicata agli operatori di ActionAid.
Così Kishore e suo padre furono portati da un ortopedico dell’ospedale distrettuale di Koraput. Qui Kishore fu sottoposto a esami e gli fu ingessata la mano. Poi ritornò al suo villaggio.
Dopo circa tre settimane di fisioterapia, il gesso fu tolto. E adesso Kishore è in grado di muoverla normalmente, di giocare con gli altri bambini della sua età, di andare regolarmente a scuola e seguire le lezioni.
Per fortuna, la storia di Kishore è stata a lieto fine. Ed è stata a lieto fine soprattutto grazie al contributo dell’adozione a distanza.