Il Burundi è un piccolo Paese dell’Africa. Piccolo come estensione ma grande per i problemi che chi ci vive deve affrontare ogni giorno. Questo lo sa bene Virginie Kabura, una donna di 50 anni. E la sua storia è strettamente legata a uno di questi problemi: l’istruzione.
Povertà e analfabetismo sono due facce della stessa medaglia. Chi non ha un’istruzione adeguata non ha la possibilità di trovare un lavoro dignitoso ed è condannato alla povertà. Ma chi è povero non può permettersi un’istruzione adeguata. È come un circolo vizioso dal quale è impossibile uscire.
“È facile capire che la bassa qualità dell’istruzione sta alla base dei problemi contro i quali combattiamo ogni giorno: scarsità di cibo, pessime condizioni igienico-sanitarie e violazione dei diritti di base”. Virginie è consapevole dei problemi che affliggono il suo villaggio. Un villaggio dove il tasso di analfabetismo è molto alto e il tasso di abbandono scolastico è troppo elevato.
Virginie avrebbe voluto cambiare questa situazione. Da sola, non ce l’avrebbe mai fatta. Ma, grazie all’aiuto dell’adozione a distanza, ha frequentato un corso di formazione e, subito dopo, ha cominciato a lavorare in un centro di formazione.
“Durante i nostri incontri, oltre ai corsi di alfabetizzazione, discutiamo insieme sul miglioramento delle tecniche agricole e di allevamento, sulla lotta alla violenza contro noi donne e sull’importanza dell’istruzione dei nostri figli”. Adesso Virginie aiuta la gente del suo villaggio ad avere un futuro migliore.