Simran non è il suo vero nome. Nemmeno nella foto in alto è ritratta lei ma un’altra bambina. Precauzioni necessarie. Necessarie per proteggerla. Perché aveva appena due anni quando ha vissuto quella terribile esperienza. Era addirittura troppo piccola per capire cosa le stesse davvero accadendo.
Ogni giorno, in tutto il mondo, le bambine subiscono violenze e abusi. Anche in questo preciso momento. Difficile rendere l’idea di cosa significhi e di quali possano essere le conseguenze. Per capire quanto è diffuso il problema, basti dire che:
- Un quarto degli adulti ha dichiarato di aver subito abusi fisici quando era bambino;
- Una donna su cinque ha dichiarato di aver subito abusi sessuali da bambina.
Simran, quindi, aveva appena due anni. Sua madre, Nirmala, scoprì che la piccola subiva abusi sessuali da parte dello zio.
Nirmala voleva fare qualcosa ma non aveva nessuno a cui chiedere aiuto. Persino la sua famiglia non le credette. Anzi, i suoi parenti fecero delle pesanti pressioni su di lei affinché stesse zitta e non denunciasse l’uomo. Era una situazione senza via d’uscita. In un Paese, l’India, dove i diritti delle donne non sono sempre riconosciuti.
Nirmala venne a conoscenza che ActionAid aveva creato il Gauravi One-Stop Crisis Centre. In questo centro, alle donne e alle bambine che hanno subito violenza, vengono garantite protezione, assistenza legale, cure mediche e psicologiche. Accolsero la piccola Simran.
“Si assicurano che stia bene… Può dimenticare ciò che è accaduto in passato” racconta Nirmala.
Fu solo l’inizio di un lungo percorso. Simran aveva perso qualunque tipo di fiducia in se stessa. Era sempre spaventata, anche dalle piccole cose che accadevano.
“Non è in grado di capire cosa le è successo e questa cicatrice, questo trauma, potrebbe rimanere con lei per tutta la sua vita”.
A cinque anni, quindi tre anni dopo l’accaduto, Simran sta lentamente iniziando a riprendersi la propria vita e ad avere dei rapporti regolari e normali con le persone che la circondano. Gli avvocati del centro stanno aiutando Nirmala con la sua causa, così potrà avere la giustizia che lei e sua figlia meritano.
“Le persone del centro Gauravi, con me e la mia bambina, si sono comportate come una vera famiglia” conclude Nirmala.
Fonte immagine: Smita Sharma/ActionAid.org.uk
Fonte storia: ActionAid.org.uk