20 Gennaio 2017

storie di adozione a distanza: Shinda

Shinda Wako vive in Kenya, nel villaggio di Bula-Juu. È una giovane madre di tre figli che adora: rispettivamente, i bambini hanno 10, 8 e 6 anni. Era sposata e aveva 150 capre, che le permettevano di sopravvivere Poi, un giorno, la sua vita è cambiata.

Per la precisione, è cambiata a partire da marzo 2011. Un giorno, suo marito è scomparso, partito per una destinazione ignota. Shinda non l’ha più rivisto. Ed è così rimasta da sola a badare ai suoi tre bambini.

Ma questa è solo una parte della storia. Perché, in quello stesso anno, il Kenya fu colpito da una spaventosa siccità.

“Avevo perso ogni speranza – racconta Shinda – perché la siccità mi ha reso povera dopo la morte della mia unica fortuna. Avevo 150 capre e le ho perse tutte. In poco tempo, tutta la mia vita è stata spazzata via. La maggior parte dei miei vicini di casa si sono trasferiti altrove con il loro bestiame per cercare un terreno migliore per il pascolo, ma anche a loro non è andata bene, hanno perso tutto. La siccità mi ha ridotto come una mendicante”.

Il villaggio di Shinda è prevalentemente un villaggio di pastori. Perdere il bestiame, per loro, significa perdere tutto. Gli animali, infatti, sono la loro principale fonte di reddito e di nutrimento. La siccità glieli portò via da un giorno all’altro. La situazione era disperata.

Finché Shinda e gli altri abitanti del suo villaggio hanno ricevuto l’aiuto dell’adozione a distanza:

“Dopo due anni di siccità, probabilmente la mia famiglia sarebbe morta, se non fosse intervenuta ActionAid. […] Ora ho otto capre, ma spero di averne almeno venti entro la fine dell’anno. Le mie capre mi hanno permesso di guadagnare in media 500 scellini (circa 5 euro e mezzo) al giorno attraverso la vendita di latte. Adesso non devo più preoccuparmi di cercare cibo e denaro per mantenere i miei bambini”.

Shinda è una donna attenta e lungimirante. Con i soldi guadagnati, sta gestendo un piccolo albergo in città. Utilizzerà il denaro ricavato solo per le emergenze e le tasse scolastiche dei suoi figli. Inoltre, si è candidata per la carica di rappresentante delle donne nella contea di Isiolo. Shinda spera di vincere e aiutare così le donne del suo Paese.