Per raccontare la storia di Shaymoli, che vive in Bangladesh, bisogna partire da un presupposto: è vero che i monsoni non possono essere controllati, ma gli esseri umani hanno tutti i mezzi per riuscire a mitigare, e di tanto, le conseguenze. O, almeno, tutti gli esseri umani dovrebbero avere tali mezzi a disposizione.
Ogni anno, circa un terzo del territorio del Bangladesh viene, letteralmente, falcidiato dai monsoni, con piogge violente e inondazioni che spazzano via tutto, case comprese. In media, le piogge e i monsoni, colpiscono ogni anno più di dieci milioni di persone che, all’improvviso, si vedono portato via tutto. Ma proprio tutto.
Shaymoli è consapevole del fatto che la natura non può essere controllata:
“So che non posso fermare le piogge e i monsoni…”
Però, è anche conscia di ciò che andrebbe fatto:
“…ma posso almeno fare in modo che tutta la comunità sia preparata a prevenire i disastri causati dalle alluvioni”.
La consapevolezza c’è, la voglia di impegnarsi in prima persona anche e il desiderio di aiutare le altre persone della sua comunità non manca di certo. Proprio per questo, Shaymoli ha deciso di frequentare i corsi organizzati da ActionAid Bangladesh sulla prevenzione dei disastri dovuti alle alluvioni.
Adesso, Shaymoli coordina un gruppo di 63 donne. Il loro compito è aiutare la popolazione a prevenire e gestire i rischi ambientali nell’area di Dacope.