15 Maggio 2018

storie di adozione a distanza: Samira

Samira ha 13 anni e vive nella favela di Maré. L’incipit di questa storia saranno le sue stesse parole:

“Nella favela, gli adolescenti hanno una vita molto difficile”.

Quanto può essere complicato vivere in una favela? Difficile da immaginare. Devi considerare che:

  • Gli abitanti di una favela vivono con massimo cento dollari al mese, quindi la povertà è la realtà di tutti i giorni;
  • La criminalità è molto diffusa, e gli scontri a fuoco tra spacciatori e polizia sono molto frequenti;
  • Le “case” sono vecchie, fatiscenti, se non addirittura costruite con materiali di scarto;
  • In molte favelas, non esistono né fognature né sistema elettrico, con tutti i rischi per la salute che una cosa del genere può comportare.

La realtà della favela di Maré è segnata da gravi episodi di violenza legata allo spaccio di droga. Episodi di violenza che hanno delle pesanti ripercussioni sulla vita delle ragazze. Come la stessa Samira ci può raccontare.

Molte mie coetanee frequentano i trafficanti di droga e questi non permettono alle ragazze di studiare”.

Senza studiare, queste ragazze non avranno mai la possibilità di costruirsi un futuro migliore. Questo significa che resteranno per sempre “schiave” dei loro compagni/mariti, dal momento che non potranno mai ambire all’indipendenza economica.

Mia madre non mi lascia andare per conto mio perché è troppo pericoloso”.

In una favela, il rischio per le ragazze di subire molestie sessuali è sempre particolarmente alto. Molte zone sono poco illuminate.

Ci sono cinquanta bambini nella mia classe. Spesso dobbiamo andarcene prima perché non ci sono insegnanti”.

La mancanza d’insegnanti e il sovraffollamento delle aule sono due delle principali cause dell’analfabetismo nel mondo.

Fortunatamente, Samira ha potuto studiare. Grazie ad ActionAid e a un partner locale, la ragazza ha potuto prendere in prestito libri da una biblioteca locale e partecipare a corsi di doposcuola. Inoltre, ActionAid permette a ragazze come Samira di evitare i pericoli degli slum organizzando corsi di lingue, arte, danza, musica, cucina e sport.

Com’è stato possibile cambiar la vita di Samira e di altre giovani ragazze della favela di Maré? Semplice: grazie al contributo dell’adozione a distanza.

 

Fonte immagine: Lianne Milton/Panos/ActionAid.org.uk