Rina è una donna di 42 anni e madre di tre figli. Un’esistenza, la sua, che potrebbe essere riassunta da una frase:
“Ho sempre lottato per dare da mangiare ogni giorno ai miei bambini”.
Lottato: è proprio questo il verbo giusto. Perché in Uganda il diritto al cibo non è riconosciuto a tutti: in questo Paese, il 33,2% vive con massimo 1,90 dollari al giorno (World bank); del totale dei bambini, il 14% è sottopeso, il 33% soffre di ritardo della crescita, il 5% è deperito (World food programme).
A questo, bisogna aggiungere un’altra questione che frena la crescita del Paese e crea non pochi problemi: le discriminazioni di genere. In Uganda, le donne non possono lavorare, si sposano giovanissime e sono costrette, una volta sposate, a restare a casa unicamente a badare ai bambini.
È per tutti questi motivi che Rina deve lottare ogni giorno. Ed è per tutti questi motivi che ActionAid è intervenuta in Uganda. Rina e le altre donne della comunità di Amuru hanno seguito corsi di formazione su come aprire e gestire una cooperativa, e sull’applicazione di moderne tecniche agricole. Così, la vita di tutti è cambiata.
“Da quando noi donne della comunità di Amuru abbiamo unito le forze per fondare una cooperativa” racconta Rina, “i raccolti sono migliorati tantissimo”.
Avere raccolti più abbondanti significa tante cose:
- I bambini hanno abbastanza cibo per crescere in salute;
- Parte del raccolto è possibile rivenderlo;
- Con il ricavato, tra le tante cose, è possibile permettere a più bambini di ricevere un’istruzione adeguata, istruzione che permetterà loro di costruirsi un futuro migliore.
“Ora ho più di un motivo per sorridere” spiega Rina. “Perché so che non sono più sola e posso prendermi cura della mia famiglia. Proprio in questi giorni grazie al buon raccolto ho finalmente pagato la retta scolastica dei miei figli”.