Per qualsiasi madre, una delle ammissioni più dolorose che si possa fare è rendersi conto che i propri bambini non stanno bene. Che il loro futuro è compromesso. Ed è così che si sentiva Rebecca, 35 anni e madre di sette bambini.
Bambini avuti quando lei era molto giovane. Rebecca, infatti, si è sposata quando aveva circa 14 anni. In altre parole, è una delle tante ragazzine, e in alcuni casi bambine, che hanno contratto matrimoni precoci. I suoi genitori le dissero che sposarsi era il massimo dell’aspirazione per una ragazza e che l’istruzione era solo uno spreco di tempo.
Una volta sposata, è subito arrivata una famiglia da mantenere.
“Vendevo akpu (una farina che si ricava dalla cassava, ndr) e riuscivo a guadagnare pochissimo” racconta Rebecca. “Mio marito lavorava a volte come operaio edile, a volte come bracciante agricolo, altre volte ancora come addetto alle pulizie in città”.
Sia Rebecca sia suo marito, quindi, facevano lavori saltuari, occasionali, sicuramente malpagati. Tutto questo poteva condurre a una sola conseguenza: la povertà. Una situazione difficile da sostenere. Anche perché le conseguenze peggiori, inevitabilmente, ricadevano sempre sui bambini.
“Tutti i nostri bambini frequentano la scuola. Ma quando non riusciamo a guadagnare abbastanza soldi, i nostri piccoli ne risentono, specialmente all’inizio di un nuovo anno scolastico, quando ci sono le tasse da pagare e i libri da comprare. Dei miei bambini, cinque hanno smesso di andare a scuola nel 2014 perché io e mio marito non potevamo permetterci di sostenere le spese della loro istruzione”.
Queste erano le condizioni in cui vivevano Rebecca e la sua famiglia. Ma, per fortuna, qualcosa è cambiato quando Rebecca ha partecipato agli incontri e ai corsi di formazione messi in atto da ActionAid.
Dopo aver seguito il corso, Rebecca ha deciso di espandere la sua attività e vendere anche altri prodotti a base di manioca. Adesso, riesce a guadagnare abbastanza per sfamare la sua famiglia e assicurare un’istruzione ai suoi bambini.