La povertà è una condizione che sembra non lasciare tregua a chi è costretto a viverla ogni giorno. Giorni in cui non si riesce nemmeno a procurarsi quel minimo di cibo che servirebbe per il sostentamento di tutta la famiglia. Eppure, anche nelle situazioni peggiori, anche quelle che sono apparentemente senza via d’uscita, c’è sempre una speranza che può cambiare le cose. Ed è questo il senso ultimo della storia di Mutonzi.
Mutonzi vive in Congo. Uno dei Paesi più poveri del mondo, certo. Dove il 77,2% della popolazione vive con meno di 1,90 dollari al giorno, la condizione di quasi sessanta milioni di persone. Ma non è solo questo. Perché il Congo sta facendo i conti con le sanguinose conseguenze delle guerre con l’Uganda e il Ruanda.
Ancora oggi, il Congo è un Paese che non conosce la pace. Mutonzi, 82 anni, è anche padre di quattro figli. A causa della guerra civile che imperversa in molte regioni del Paese, ha perso la sua prima moglie e ha dovuto lasciare il villaggio in cui viveva. Per lui e per la sua famiglia sono cominciati giorni davvero duri.
“Eravamo costretti ad andare in giro per il quartiere alla ricerca di qualcosa da mangiare” racconta Mutonzi, “non avevamo più niente”.
Sfamare la sua famiglia non è stato per niente semplice. Ma un giorno Mutonzi ha potuto incontrare lo staff di ActionAid che opera nel suo Paese. E la sua vita è radicalmente cambiata, e i suoi figli hanno avuto una nuova speranza per il futuro.
“Oggi sono più fiducioso: ActionAid ci ha dato semi e attrezzi per lavorare la terra e abbiamo il necessario per preparare dei pasti nutrienti per i bambini”.
Come siamo riusciti ad aiutare Mutonzi e la sua famiglia? Semplice: grazie a chi, proprio come te, ha scelto di dare il proprio contributo tramite l’adozione a distanza.