Questa storia è molto particolare. E significativa. La sua protagonista si chiama Mary Afan e vive in Nigeria. Anzi: Mary è la presidentessa della Small scale women farmers organization, che rappresenta le donne agricoltrici e lotta affinché i loro diritti siano rispettati.
Il desiderio più grande di Mary? Questo:
“La mia grande speranza per il futuro è di vedere una donna che è proprietaria della sua terra e che gode dei propri diritti”.
Come si suol dire: facile a dirsi ma difficile a farsi. Perché essere donne in Nigeria non è per niente semplice. È una vita segnata dai diritti negati. In particolare, le donne, troppo spesso, non hanno diritto:
- A possedere la terra;
- A ricevere un’istruzione adeguata;
- A decidere cosa fare delle proprie vite.
Mary Afan era una di queste. Pur coltivando la terra, pur contribuendo ogni giorno a portare da mangiare ai suoi due figli, non aveva alcun diritto su quella stessa terra.
“Facciamo il 60-80 percento del lavoro nel settore agricolo, dalla semina alla raccolta. Ci occupiamo di tutto, ma nel momento della distribuzione delle risorse da parte del Governo, noi donne non siamo prese in considerazione”.
Finché, un giorno:
“ActionAid ci ha incoraggiato a riunirci come gruppo; abbiamo discusso tra noi, ci hanno fatto fare formazione, affinché potessimo comprendere a fondo i problemi che ci riguardano come donne”.
Tutto il resto, l’hanno fatto lei e la sua forza di volontà. Mary ha imparato a leggere e scrivere. È diventata la leader della sua comunità. E ora si sta impegnando con tutta se stessa per difendere i diritti delle donne.