28 Luglio 2015

storie di adozione a distanza: Manorama

Manorama ha 40 anni. Vive in un piccolo e sperduto villaggio nella parte settentrionale dell’India. Ha cinque figli. E la sua storia, senza l’adozione a distanza, sarebbe stata quella di tante altre donne alle quali vengono sistematicamente negati diritti e dignità.

Perché Manorama, mentre il marito lavorava nei campi, poteva soltanto restare a casa ad accudire i loro cinque figli. Questa era la vita alla quale sembrava essere destinata: dipendere unicamente dai soldi guadagnati dal marito e non avere la possibilità di essere indipendente, di guadagnare, di fare qualcosa per migliore le condizioni di vita dei suoi figli.

Poi, tutto questo è cambiato quando Manorama ha partecipato a una serie di incontri di formazione organizzati da ActionAid. Qui ha appreso dell’esistenza di sussidi statali. E ha deciso di cogliere questa possibilità: ha preso 4 chili di sementi di fagioli e li ha seminati.

Non so spiegare la sorpresa e l’orgoglio quando ho guadagnato 5mila rupie (circa 72 euro) dalla vendita del mio primo raccolto!” ci racconta Manorama. “Ho continuato a coltivare anche altri prodotti e ora, non solo ho un guadagno economico che mi rende felice, ma finalmente mio marito ha capito quanto valgo! Devo ringraziare ActionAid se oggi posso fare qualcosa di concreto per la mia famiglia!”

Si calcola che il costo delle disuguaglianze di genere sia di 9mila miliardi all’anno: ecco quanto i Paesi poveri perdono impedendo a donne proprio come Manorama di lavorare. E, grazie all’adozione a distanza, possiamo fare in modo che di storie come la sua ce ne siano molte altre.