Questa storia ha due protagonisti. Il primo è Kuuntunna, il secondo è Porshia. Per la precisione, un padre e la sua amata bambina. Ed entrambi vogliono dare la propria testimonianza contro due problemi che affliggono il Ghana: l’analfabetismo e il rapimento per matrimonio.
In Ghana, il problema dell’analfabetismo è una cosa seria. Secondo i dati dell’Unesco, in totale, quasi quattro milioni di persone (di età superiore ai 15 anni) non sanno né leggere né scrivere. Quasi due milioni e mezzo, quindi più della metà del totale degli analfabeti, sono donne.
Per la sua bambina, fortunatamente, Kuuntunna sogna un futuro diverso:
“Sono orgoglioso che mia figlia vada a scuola” spiega l’uomo. “Io non ho potuto studiare e voglio che almeno lei possa realizzare il suo sogno e diventare infermiera o insegnante”.
Però, sognare e impegnarsi potrebbero non bastare. Perché a rovinare i sogni di padre e figlia potrebbe contribuire un altro problema: quello del rapimento per matrimonio.
- Ogni due secondi, una ragazza è costretta a sposarsi.
- A ogni singolo minuto che passa, si contano 28 nuove giovani spose.
- Il rapimento per matrimonio è una pratica diffusa in molti altri Paesi: Rwanda, Etiopia, Nigeria, Kenya, Kirghizistan, India e Cina.
“Ho paura che Porshia sia rapita a scopo di matrimonio, come spesso capita nella mia comunità” continua Kuuntunna. “Per questo, voglio collaborare con ActionAid Ghana e porre fine a questa pratica, che è un vero crimine”.
Un uomo, quindi, decide di impegnarsi in prima persona contro un retaggio culturale, diffuso nella sua comunità, dove le donne vengono prese e tenute in possesso. La conclusione più bella della storia è rappresentata dalle parole di Kuuntunna:
“Nessuno potrà portate via mia figlia e darla in sposa contro la sua volontà”.