Khin Soe è giovanissima, 19 anni appena. Ma sa già quali sono i problemi principali del suo Paese, il Myanmar. Gli stessi che Khin Soe riscontra nel villaggio dove vive. Problemi che avrebbe voluto risolvere ma non sapeva come fare.
In Myanmar:
- Una persona su tre vive in condizione di povertà estrema;
- Il 35% dei bambini di età inferiore a cinque anni soffre di ritardo della crescita dovuto, principalmente, a un’alimentazione insufficiente o povera di nutrienti;
- Dopo le violenze nello stato del Rakhine, 650mila uomini, donne e bambini di etnia Rohingya sono stati costretti a scappare in Bangladesh.
La povertà, in particolare, Khin Soe la sperimentava direttamente. Fino al giorno in cui ha potuto seguire un corso di formazione di trenta giorni organizzato da ActionAid.
“Una volta che abbiamo iniziato a imparare cosa bisogna fare per favorire lo sviluppo della comunità” racconta Khin Soe, “abbiamo anche capito i veri motivi per cui i nostri villaggi avevano problemi. Per esempio, i vicini perdevano i raccolti quando lo stagno si asciugava: era troppo piccolo e poco profondo, ed era usato da quattro diversi villaggi, quindi l’acqua finiva presto. E non c’era una struttura sanitaria dove poter ricevere le cure di cui avevamo bisogno”.
Khin Soe, grazie allo staff di ActionAid, ha potuto imparare concetti come sostenibilità, parità di genere e diritti umani. Ha imparato a parlare in pubblico e a risolvere i problemi concreti del suo villaggio. E ha messo tutto questo a disposizione della sua comunità.
“Il corso mi ha aperto gli occhi – prima, semplicemente, accettavo questi problemi come se fossero normali. Non avevo mai provato ad analizzarne le cause e cosa potremmo fare per risolverli”.
Adesso, Khin Soe è consapevole di se stessa, di quali sono i suoi diritti e di come fare per migliorare le condizioni di vita di tutta la sua comunità. Ed è intenzionata a impegnarsi al massimo.
Immagine e storia: ActionAid.org.uk