26 Ottobre 2017
Iman è una donna palestinese di 32 anni. Ha quattro figli ai quali, presto, si aggiungerà il quinto. Che tipo di vita attende i suoi bambini?
- Iman ha vissuto prima in un campo profughi. Poi, con i suoi genitori, si è trasferita a Hebron. Infine, quando si è sposata, si è nuovamente trasferita con suo marito nel piccolo villaggio di Jala, a ovest di Hebron. Per lei, vivere qui è impegnativo e fonte di numerose preoccupazioni.
- A Jala, Iman si sente isolata dal resto del mondo.
- Il villaggio non ha un suo centro medico, una situazione per niente ideale per una donna che sta per partorire.
- Qualche tempo fa, è accaduto un incidente al quale la donna pensa sempre. Un bambino di 12 anni si era sentito male. L’ambulanza, però, non era arrivata in tempo e quel bambino è morto.
Certe cose non dovrebbero accadere, mai. Nonostante le numerose difficoltà che deve affrontare, Iman è una donna ottimista che ha deciso di impegnarsi.
- Aspira a un futuro migliore per la sua famiglia e per il bambino che sta per nascere.
- Spera un giorno di avere un lavoro, magari come cuoca, visto che cucinare è la sua grande passione.
- E spera di vivere in una società aperta al mondo.
Per tutti questi motivi, Iman è stata felice di entrare a far parte di un gruppo di donne che, aiutate da ActionAid, imparano quali sono i propri diritti e, soprattutto, imparano a come farli rispettare.
ActionAid si batte contro le discriminazioni e gli abusi ai danni del popolo palestinese. Con l’adozione a distanza, anche tu puoi dare il tuo contributo.