Si può dire che questa foto rappresenti due momenti della vita di Grace, qui ritratta con il marito, Gerald. Tra questi due momenti, sono intercorsi circa 25 anni. Anni durante i quali la vita di Grace è cambiata molte volte.
Cominciamo dall’inizio. Grace si è sposata con Gerald quando aveva 19 anni. Lo ricorderà come uno dei giorni più belli della sua vita. Anche il primo anno di matrimonio è stato stupendo, forse anche perché lei era felicissima di essersi sposata.
“Gli anni seguenti invece sono stati un inferno in terra…” racconta Grace.
Per Grace è difficile raccontare ma riesce comunque a trovare la forza per farlo, affinché la sua storia possa essere d’esempio per altre donne.
“Mio marito beveva molto e quando tornava a casa mi picchiava senza motivo…”.
Un giorno, sempre in preda ai fumi dell’alcol, Gerald la ferì con un coltello, fortunatamente senza ucciderla. Quella sera stessa, Grace provò a parlarne con la madre, in cerca di aiuto e consiglio.
“Ma lei mi disse che la violenza era la croce che ogni donna doveva sopportare”.
I problemi di Grace non si fermavano qui. Perché Gerald non faceva niente. E quindi Grace doveva coltivare la terra, guadagnare soldi, procurare da mangiare ai figli, badare alla casa, mandare i figli a scuola.
“Loro si spaventavano molto quando mio marito mi picchiava e spesso scappavano a casa dei miei genitori, che abitano vicino a noi”.
Tutto questo è andato avanti per 25 anni, ininterrottamente. Poi, un giorno, invitata da un’amica, Grace ha partecipato a un incontro di sensibilizzazione organizzato da ActionAid Uganda. Seguendo il corso, Grace ha imparato quali fossero i suoi diritti e come riuscire a farli rispettare. Grace si è fatta coraggio e ha denunciato Gerald al leader della sua comunità.
Ma il vero cambiamento è avvenuto in un modo molto particolare. Un modo che la stessa Grace racconta, un po’ commossa.
“Successivamente ho convinto Gerald ad assistere a uno spettacolo sulla violenza domestica. Via via che la trama si sviluppava sottolineando tutte le conseguenze negative della violenza, ho visto mio marito cominciare a piangere. Durante il ritorno a casa è rimasto in silenzio. Da quel giorno non mi ha più colpito e ho visto un cambiamento in lui. Ha cominciato a parlarmi dolcemente, accompagnarmi al pozzo per prendere l’acqua e ha detto ai nostri figli di tornare a scuola”.
Ecco, la foto da cui siamo partiti rappresenta anche la nuova vita di Grace. Che ha deciso di unirsi a un gruppo Reflect (si tratta di un gruppo di sensibilizzazione ed empowerment femminile) per fare in modo che anche altre donne possano imparare a difendere i propri diritti.