15 Aprile 2016

storie di adozione a distanza: Fudia

“Mio marito mi trattava molto male. Non comprava mai vestiti per me o cibo per i bambini e mi picchiava ogni volta che avevamo una discussione”. Per raccontare la sua storia, abbiamo preferito cominciare con le parole di Fudia, una donna di 28 anni, madre di tre figli, che vive in un piccolo villaggio della Sierra Leone.

Lei è soltanto una delle donne che, ogni anno, subiscono violenza. Secondo i dati della WHO, circa il 35 per cento delle donne in tutto il mondo ha subito violenza almeno una volta nella vita. Stiamo parlando di una donna su tre. Un fenomeno particolarmente grave nei Paesi del sud del mondo.

Le cause della violenza sulle donne sono molteplici:

  • basso livello di istruzione
  • disparità di genere considerate socialmente accettabili
  • aver subito violenza o assistito a scene di violenza da bambini
  • povertà

In queste condizioni, le probabilità che una donna possa subire violenza sono alte. A usare violenza, in molti casi, è il partner. A questa considerazione bisogna aggiungerne un’altra: in Sierra Leone, la maggior parte dei matrimoni è combinata fin dalla nascita e le donne sono una “proprietà” degli uomini.

Fudia, quindi, era poco più di un oggetto. E lo sarebbe stata per il resto della sua vita.

Quando ActionAid è arrivata, siamo state istruite riguardo ai diritti delle donne. Abbiamo invitato anche gli uomini alle nostre riunioni per poter discutere apertamente di tutti i problemi. E, con grande sorpresa, ci siamo rese conto che facevano tutte quelle cose contro noi donne, perché erano all’oscuro dei nostri problemi e dei nostri diritti!

Aiutare le donne vittime di violenza è non solo possibile ma necessario. Fudia può essere considerata tra le fortunate che sono uscite dall’incubo di un marito violento. Ma quante altre donne, in questo preciso momento, stanno ancora vivendo quello stesso incubo?