Cosa cambia in un paese in via di sviluppo quando arrivano gli aiuti di cui ha bisogno per… svilupparsi? Oggi ce lo racconta Charles, un ragazzo brasiliano di 14 anni, che grazie all’adozione a distanza in Brasile non solo è riuscito a studiare, ma ha anche visto evolvere la comunità di fronte ai suoi occhi.
Un adolescente in Brasile: Charles
Charles ha 14 anni e vive in un villaggio rurale a Bahia, con la prozia Carmela e il suo compagno Nenzinho, che soffre di una malattia degenerativa. Charles ha scelto di vivere con quella che vede come sua nonna, per darle le cure e il sostegno di cui ha bisogno. Sua madre, Genilda, vive a poca distanza dalla casa di Carmela insieme alla sorella di Charles, Valeska, che ha 8 anni.
La settimana di Charles è molto impegnata: fa parte del programma di Adozione a Distanza che ActionAid ha avviato insieme all’organizzazione locale MOC, frequenta una scuola di formazione professionale, segue un corso di computer, suona la chitarra e, soprattutto, si impegna a dare ripetizioni ai bambini più piccoli del quartiere. Li aiuta a fare i compiti e a scrivere, e cerca di trasmettere loro la sua passione per la lettura. Charles è un divoratore di libri, ma ama soprattutto condividerli. Cosa farà dopo la scuola professionale? Non lo sa ancora, ma è indeciso tra tre opzioni: legge, medicina o business.
Tutto questo lo ha costruito con le sue sole forze, ma anche grazie all’aiuto ricevuto tramite l’Adozione a Distanza: “Quando ero piccolo amavo frequentare il Centro per Bambini realizzato da ActionAid perché si disegnava moltissimo ed era molto bello. Crescendo, ho imparato ad apprezzare i loro workshop: l’anno scorso siamo andati alla Fiera di Santana per un workshop sulla comunicazione molto interessante”.
L’adozione a distanza Brasile
Charles racconta che è grazie all’arrivo di ActionAid e MOC che ha cominciato ad apprezzare la lettura, a superare la sua timidezza e a scoprire le sue passioni. Alla Fiera di Santana, vide per la prima volta una ragazza suonare la chitarra sul palco e da lì si innamorò dello strumento. Grazie a un altro workshop, quello di Social Media e Comunicazione, ha imparato non solo le tecniche di comunicazione digitale e di fotografia, ma ne ha ricavato le basi per aprire un piccolo giornale di quartiere che è arrivato addirittura nelle mani del sindaco.
Charles è un ragazzo di 14 anni come ce ne sono tanti in Brasile, dove adolescenti affrontano sfide poco adatte per la loro età. Charles racconta che, prima dell’arrivo di ActionAid, non c’era acqua da bere o per farsi la doccia, ma grazie ai contributi raccolti, sono state realizzate delle cisterne per la raccolta dell’acqua che riescono a rendere la vita di tutti più facile.
I bambini coinvolti nel programma di Adozione a Distanza partecipano a gruppi di lavoro dove si discutono temi importanti: il razzismo, l’eguaglianza, la lotta contro ogni forma di pregiudizio. “La violenza di genere è da sempre presente nella nostra cultura.”
Dopo anni di interventi e attività, non solo è cambiato il modo di pensare ma anche la situazione economica di tante famiglie della comunità. La possibilità di avere piccoli orti in casa ha dato il via alla produzione di cibo libero da pesticidi. Resta ancora tanto da fare, dice Charles. Come la costruzione di un sistema fognario a norma che permetta agli abitanti di non rischiare di contrarre malattie come la dengue.
Ma anche quando parla dei problemi, lo fa con il sorriso. Perché il cambiamento c’è, e si vede. E arriva grazie alle adozioni a distanza Actionaid.