la storia di Daya

Daya è giovane, ha appena 13 anni. Eppure, ha già le idee molto chiare su cosa vuole fare da grande, come lei stessa racconta:

Voglio diventare medico per aiutare le persone del mio villaggio”.

Un desiderio che la fa onore. Ma che non è semplice da realizzare per una giovane ragazza che vive in condizione di povertà in Bangladesh.

“Purtroppo quando arrivava la stagione delle piogge, raggiungere la scuola diventava impossibile a causa delle inondazioni”.

Il Bangladesh, ogni anno, viene devastato da violente alluvioni. Che interessano circa un terzo del territorio totale del Paese e colpiscono più di dieci milioni di persona ogni volta. Queste persone, dopo l’alluvione, perdono praticamente tutto, a cominciare dalle loro abitazioni, e si ritrovano a vivere in condizione di totale povertà.

Ecco, la povertà: un altro dei punti dolenti di chi vive in Bangladesh. È una condizione che riguarda il 36% della popolazione totale. Stiamo parlando, quindi, di milioni di persone che devono riuscire a vivere, ma sarebbe molto più corretto dire sopravvivere, con massimo 1,90 dollari al giorno. Inutile dire che le conseguenze delle alluvioni ricadono principalmente su questa parte della popolazione.

Date queste premesse, il sogno di Daya di studiare e diventare medico rischiava di restare tale. Ma per fortuna, è accaduto che qualcuno, qualcuno proprio come te, ha deciso di dare il suo contributo tramite l’adozione a distanza.

Grazie a tale contributo, ActionAid Bangladesh ha costruito, nei pressi del villaggio di Daya, una nuova scuola adatta a resistere alle alluvioni. Adesso, anche durante la stagione dei monsoni, nessun ragazzo o ragazza, bambino o bambina della comunità perderà più un solo giorno di lezione.

E, particolare sicuramente molto importante per la giovane Daya, lei adesso ha davvero la possibilità di realizzare il suo desiderio di diventare medico e aiutare le persone della sua comunità nei momenti difficili: non resta che farle i migliori auguri di riuscirci.