25 Settembre 2015

storie di adozione a distanza: Claire

Entri nell’aula. La prima cosa che noti è il soffitto basso, troppo basso. Una sensazione opprimente comincia a farsi largo. Peggiorata dal fatto che ci sono pochissime finestre. Manca l’aria e non si vede quasi niente. E non si riesce a leggere quello che l’insegnante sta cercando di scrivere sulla lavagna.

Studiare in queste condizioni è impossibile. Anzi, in queste condizioni è difficile persino stare in quelle aule. Perché, oltre a essere basse e buie, sono anche sovraffollate. Eppure questa è l’unica possibilità di studiare per quasi tutti i bambini che vivono nei Paesi più poveri del mondo. Come Claire, undici anni, e sua sorella Lucie, in Ruanda.

Il sogno di Claire è quello di diventare dottoressa e aiutare chi ne ha bisogno. Ma senza studiare, il sogno rischia di restare tale. Anzi, la piccola Claire non avrà mai la possibilità di affrancarsi dalla povertà in cui è nata. Poi qualcosa è cambiato.

“Da quando ActionAid ci ha aiutato a mettere pressione sul governo per farci costruire la scuola, abbiamo venti nuove aule!” racconta Claire. “Le classi nuove sono spaziose e con delle finestre con i vetri. Sono quasi più belle della stanza del preside!”

Istruzione e povertà sono strettamente collegate. Non avere un’istruzione significa non sapere come rivendicare i propri diritti e non avere possibilità di trovare un lavoro. In altre parole, significa essere condannati a una vita fatta solo di miseria. Per questo costruiamo scuole in Africa e negli altri Paesi poveri del mondo: in questo modo regaleremo una speranza di futuro ai tanti bambini poveri nel mondo.