30 Novembre 2016

storie di adozione a distanza: Ayelech

Ayelech, che puoi vedere nella foto, è purtroppo analfabeta. Nonostante questo, è un punto di riferimento nella sua comunità. Ha cinquant’anni, sette figli e vive in Etiopia. In una regione montuosa dove, a causa della siccità, la coltivazione del grano è quasi impossibile. E non esistono sistemi d’irrigazione efficaci.

Per tutti questi motivi, qualche tempo fa Ayelech ha dovuto prendere una delle decisioni più sofferte della sua vita:

Ho dovuto mandare i miei figli a lavorare lontano da qui, perché non riuscivamo a guadagnare abbastanza per tutti. Qui è molto difficile vivere d’agricoltura”.

Purtroppo, in Etiopia, è difficile vivere in generale.

  • Più di trenta milioni di persone vivono con massimo 1,90 dollari al giorno.
  • Più di dieci milioni di persone hanno urgentemente bisogno di cibo a causa dalla siccità.
  • Due milioni e centomila bambini non vanno a scuola.
  • Il Paese ospita più di 650mila rifugiati senza avere i mezzi per sostenerli.

Come se non bastasse, Ayelech era vittima di violenze domestiche. Il marito beveva. Quando la donna rientrava in casa, la picchiava con un bastone. Oppure si arrabbiava anche solo se lei usciva per andare al mercato.

Grazie ad ActionAid, la vita di Ayelech è cambiata. La donna ha ricevuto un piccolo prestito. Con il quale ha potuto comprare delle pecore e avviare un allevamento. Inoltre, Ayelech ha seguito un corso di formazione su come gestire tale allevamento.

“Sono riuscita a costruire anche un piccolo magazzino per stoccare i raccolti e lo affitto anche ad altri contadini del villaggio per guadagnare qualcosa. La siccità resta un grosso problema, ma con l’attività di allevamento la mia situazione economica è migliorata”.

Ayelech ha partecipato a incontri sui diritti delle donne. Ora sa che non deve sottostare alle violenze del marito e che deve chiamare la polizia in caso di bisogno.

 

DATI: World bank, Wfp, Unesco