27 Novembre 2015

storie di adozione a distanza: Alphonsine

Ogni mattina, Alphonsine, una mamma di 45 anni del villaggio di Mpanga, in Uganda, vedeva sua figlia andare a scuola. Da un lato era contenta. Dall’altro no. Perché sapeva che la sua piccola Lacherie, 8 anni, iscritta alla scuola primaria, sarebbe rimasta a stomaco vuoto fino a sera.

Quando Lacherie tornava a casa, ad Alphonsine piangeva il cuore. La vedeva sempre debole. Talmente debole che la maggior parte delle volte non aveva la forza di studiare, né di fare nient’altro.

In queste condizioni, studiare sarebbe stato difficile. Ma poi qualcosa è cambiato: è arrivato il contributo dell’adozione a distanza.

  • Adesso la scuola ha due mucche. Producono circa 60 litri di latte al giorno. Una parte di questo latte viene utilizzata per i bambini che frequentano le lezioni. Un’altra viene venduta: i soldi ricavati vengono utilizzati per comprare libri e quaderni.
  • Insegnanti e inservienti hanno avviato un piccolo orto. Che serve per le lezioni di scienza e per rifornire la mensa scolastica. Inoltre dall’orto si sono ricavate 2 tonnellate di sementi e 5 tonnellate di fertilizzante.

“Adesso Lacherie ha un pasto al giorno assicurato e fa anche merenda con mezzo litro di latte” racconta Alphonsine. “È molto più allegra e ha le forze per giocare e studiare con i suoi amici. Grazie!”