13 Gennaio 2017

storie di adozione a distanza: Agnes

Agnes Supeyo ha 36 anni, è sposata con un contadino di nome British e ha quattro figli. Vive nel villaggio di Oltepesi, in Kenya. Gestisce un piccolo negozio ed è a capo di gruppi di lavoro che s’impegnano per fare in modo che le donne del suo villaggio abbiano un ruolo di rilievo.

Agnes è consapevole che ci sono molti problemi da affrontare. In particolare, mancano del tutto le strutture pubbliche. E, soprattutto, non c’è nemmeno un ospedale.

“Una volta una donna incinta stava camminando verso il fiume quando le sono arrivate le doglie. Le persone che erano con lei l’hanno aiutata ad arrivare al dispensario. Ma poco dopo ha sviluppato delle complicazioni, arrivata finalmente in ospedale è deceduta. Molti di noi attribuiscono la sua morte alle strade inagibili e al dispensario troppo lontano”.

La lontananza non è l’unico problema.

  • Il dispensario non ha un reparto maternità e le visite si svolgono nel reparto comune dove ci sono sia uomini che donne.
  • In quello stesso reparto, sono curati tutti, a prescindere dal sesso e dal tipo di malattia.
  • Dal momento che il dispensario non è attrezzato, le donne sono costrette a comprare i vaccini per i propri figli.
  • Molte donne che non possono permettersi di comprare i vaccini decidono di non vaccinare né se stesse né i propri bambini.

“Un giorno mio figlio è stato morso da un cane, ho preso in prestito un veicolo per portarlo al dispensario attraversando strade impervie. Arrivata finalmente a destinazione, mi hanno detto che non avevano alcun farmaco per lui. Ero frustrata, gli hanno dato solo degli antidolorifici e così ho dovuto percorrere più di venti chilometri per arrivare al principale ospedale del distretto”.

Agnes ha anche perso uno zio, che un giorno aveva cominciato a lamentarsi di avere un forte mal di testa. Il personale del dispensario non aveva saputo cosa fare. L’uomo perse la vita mentre cercavano di portarlo fino all’ospedale principale.

Dopo questo episodio, Agnes ha cominciato a chiedersi: a che serve avere un dispensario se poi le persone non ne ottengono alcun aiuto? Insieme ad altre persone del suo villaggio, ha chiesto al Governo di dotare il dispensario di strutture adeguate. Ma, in pratica, non è stato fatto niente.

Invece, Agnes ha ricevuto l’aiuto dell’adozione a distanza. Grazie al quale è stato possibile costruire ambulatori medici attrezzati vicino alle abitazioni. Adesso, tutti gli abitanti del villaggio Oltepesi potranno ricevere le cure di cui hanno bisogno.