Nessun individuo potrà essere tenuto in stato di schiavitù o di servitù; la schiavitù e la tratta degli schiavi saranno proibite sotto qualsiasi forma. Eppure, nonostante quanto sancito dalla Dichiarazione universale dei diritti umani, la schiavitù è ben lontana dall’essere debellata. Ha solo cambiato pelle. Tanto che si parla di schiavitù moderna.
I nuovi schiavi d’oggi
- La schiavitù non è qualcosa che riguarda solo il passato. È una pratica che ha radici profonde. Esiste ancora oggi in molte forme diverse: traffico di esseri umani, sfruttamento del lavoro per debiti, sfruttamento dei bambini, sfruttamento sessuale e lavori domestici forzati sono solo alcune. Una più grave e disumana dell’altra.
- Ci sono più persone in stato di schiavitù oggi che in qualsiasi altro momento della storia. Nel 2017, le persone vittime della schiavitù moderna, in tutto il mondo, erano più di 40 milioni di persone. Di questi, 25 milioni erano costretti a lavoro forzato e 15 milioni a matrimoni forzati.
- La schiavitù moderna riguarda tutti i Paesi del mondo. Ce lo dicono i dati. Ce lo dicono i numeri sull’incidenza della schiavitù moderna nelle grandi macroregioni in cui è diviso il mondo: 7,6‰ in Africa; 6,1‰ in Asia Meridionale e Asia Pacifica; 3,9‰ in Europa, Medio Oriente e Russia; 3,3‰ negli Stati della penisola araba; 1,9‰ in America settentrionale, centrale e meridionale.
- La maggior parte dei moderni schiavi lavora in settori come agricoltura, pesca, artigianato, estrazione mineraria, servizi e lavori domestici: si tratta di circa 16 milioni di persone. Le vittime dei matrimoni precoci sono solo poco di meno: 15 milioni e 400mila, quasi tutte giovani donne, ragazze se non addirittura bambine. Le vittime dello sfruttamento sessuale sono quattro milioni e 800mila. Senza dimenticare i tanti, troppi bambini soldato.
- La schiavitù moderna è un enorme business. Secondo uno studio dell’Organizzazione Internazionale del Lavoro, la schiavitù moderna genera profitti annuali per oltre 150 miliardi di dollari americani. Quanto i profitti combinati delle quattro aziende più redditizie del mondo.
- I profitti derivanti dalla schiavitù moderna sono molto, molto più alti nei Paesi industrializzati che in ogni altra parte del mondo: 51 miliardi e 800 milioni di dollari americani all’anno in Asia e nei Paesi del Pacifico, e quasi 47 miliardi di dollari americani all’anno nei cosiddetti Paesi industrializzati.
- La schiavitù moderna ha delle conseguenze per tutti. Non solo per coloro che ne sono direttamente coinvolti. Le conseguenze dello sfruttamento del lavoro comprendono abbassamento dei salari, riduzione del gettito fiscale, impiego di risorse economiche per sostenere le ingenti spese legali per perseguire le moderne forme di schiavitù.
Lavoro minorile
Una delle moderne forme di schiavitù è il lavoro minorile, come abbiamo visto. Secondo i dati dell’Organizzazione internazionale del lavoro, i bambini e i giovani che sono vittime del lavoro minorile sono 152 milioni. Circa la metà di loro è impegnata in lavori pericolosi, che mettono seriamente a repentaglio la loro salute.
Bambini nelle zone di guerra
Un discorso a parte deve essere fatto per i bambini che vivono nelle zone di guerra. Secondo i dati dell’Unicef, sono circa 250mila i bambini attivamente coinvolti nei conflitti che dilaniano 42 Paesi in tutto il mondo. Questi bambini operano come soldati, facchini, spie, messaggeri.
Storie di schiavitù
Vogliamo raccontarvi due storie, di due persone legate tra loro: Siddique e sua moglie, Sakina. Vivono in Pakistan. Siddique lavora, in condizioni disumane, nella fornace di mattoni nel suo villaggio. Sakina, malata di Epatite C, deve sostenere continue cure mediche. Anche il loro figlio, Sajid, lavora nella fornace di mattoni: un autentico inferno.
Esistono ancora forme di schiavitù?
La risposta a questa domanda non può essere che una: sì. Gli schiavi esistono ancora oggi. Le loro vite, senza nessuno che li aiuti, sono condannate a svolgersi in condizioni disumane. Noi vogliamo dare a queste persone tutto l’aiuto di cui hanno bisogno. E possiamo riuscirci solo grazie all’adozione a distanza.
Dati: 50forfreedom.org