Negli ultimi anni, capita sempre più spesso di sentire questa parola ripetuta dai vari media. Oppure è al centro di dibattiti, convegni e conferenze. Una parola piccola ma allo stesso tempo importante. Perché è diventata così importante? E qual è il significato di resilienza?
Una definizione
La parola “resilienza” indica la capacità di un organismo o di un sistema di adattarsi ai cambiamenti in atto. Trova applicazione in diversi ambiti. Ad esempio:
- in ingegneria, è la capacità di un materiale di assorbire energia di deformazione elastica;
- in psicologia, è la capacità di far fronte agli eventi traumatici;
- in ecologia e biologia, è la capacità di un sistema o di una comunità, dopo un anno dal verificarsi di una perturbazione, di ritornare allo stato iniziale.
Per certi versi, l’ambito che ci interessa è proprio il terzo.
Perché è diventata una parola così importante
Secondo i dati della Banca mondiale, se non facciamo qualcosa per cambiare la situazione, entro il 2030 ci saranno cento milioni di poveri in più. Cento milioni di persone in più che, specialmente nei Paesi del sud del mondo, si ritroveranno a vivere in condizioni di povertà estrema.
La causa? È presto detto: i cambiamenti climatici. Questi avranno delle gravi ripercussioni sulla produzione agricola, sui disastri naturali (che saranno sempre più frequenti e violenti) e direttamente sulla salute delle persone.
Le conseguenze…
…le stiamo subendo già adesso. E soprattutto le stanno subendo le popolazioni che vivono nei Paesi più poveri del mondo. Come dimostrano le storie di queste tre donne che vivono in Bangladesh: una bambina costretta a lavorare invece di studiare; una donna che ha visto la sua casa distrutta troppe volte dalle tempeste; una madre di famiglia che cercava di aiutare gli abitanti del suo villaggio durante un ciclone.
Tanto da fare
Il tema dei cambiamenti climatici è al centro del terzo degli Obiettivi di sviluppo sostenibile. Entro il 2030, bisogna incrementare la resilienza, ovvero la capacità di far fronte ai disastri ambientali, nei Paesi più poveri del mondo. Per fare questo, c’è bisogno dell’aiuto di tutti, dalle istituzioni alle singole persone.