27 Ottobre 2016

problemi del mondo: acqua

Mangiare è importante, anzi fondamentale per la salute di una persona. Bere, sotto certi aspetti, lo è ancora di più. Eppure, il diritto all’acqua non è riconosciuto a tutte le popolazioni del nostro pianeta. E questo è un altro dei più gravi problemi del mondo.

  • La maggior parte dell’acqua del nostro pianeta si trova negli oceani e si tratta, quindi, di acqua salata. L’acqua dolce è pari al 2,5 per cento del totale. Appena l’1 per cento della popolazione mondiale ha accesso all’acqua dolce.
  • Secondo i dati dell’Organizzazione mondiale della sanità, ogni persona dovrebbe avere a disposizione dai cinquanta ai cento litri d’acqua al giorno per soddisfare i propri bisogni basilari. Bisogni basilari che comprendono bere, preparare cibo, igiene personale, pulizia di vestiti e ambienti, abbeverare gli animali, irrigare i campi.
  • In tutto il pianeta, settecento milioni di persone non hanno accesso a una fonte d’acqua potabile sicura. Questo comporta tutta una serie di conseguenze. Come la diffusione di malattie gravi. Come il fatto che, ogni giorno, donne e soprattutto bambine sono costrette a percorrere chilometri a piedi prima di raggiungere un pozzo o una fontana, con tutti i pericoli che possono incontrare lungo il cammino.
  • Oceania, Africa subsahariana, Caucaso, Asia centrale: in assoluto, queste sono le zone del mondo dove il problema dell’accesso all’acqua potabile si manifesta nella sua forma più grave. In Oceania, poco meno del quaranta per cento della popolazione totale ha accesso a una fonte d’acqua potabile sicura. Nell’Africa subsahariana è poco meno del cinquanta per cento della popolazione.
  • Si stima che la dissenteria uccida ogni anno 842mila persone (dati: Ncbi). Circa 2.300 persone ogni giorno. La dissenteria è causata dall’utilizzo di acqua non sicura e dalla mancanza d’igiene.

Gesti apparentemente semplici, come bere e curare la propria igiene, diventano impossibili in queste condizioni. Ma per garantire a tutti il diritto all’acqua basterebbe poco, come costruire pozzi d’acqua vicino ai villaggi più poveri e isolati. Proprio ciò che cerchiamo di fare.

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Dati: Who | United Nations, “The Millennium Development Goals Report 2014”