26 Maggio 2015

partorire in Africa

Dovrebbe essere uno dei momenti più belli nella vita di una donna. Invece partorire in Africa miete ogni anno migliaia di vittime. Specialmente nelle zone più povere di questo continente. Paesi dove, in pratica, manca tutto.

 

Il tasso di mortalità materna

230 su 100mila è il tasso di mortalità materna nel mondo. Ma la situazione in Africa è molto più grave. Specialmente nell’Africa subsahariana. Qui, ogni 100mila nascite, le donne che muoiono per complicanze legate al parto sono 510. Un numero spaventoso.

 

Perché succede questo

La causa potrebbe essere riassunta in una sola parola: povertà, la grande piaga che colpisce tutti i Paesi dell’Africa. Partorire in questo continente, troppo spesso, significa farlo in condizioni disumane: nelle zone più povere non ci sono strutture sanitarie, non ci sono medicinali, manca completamente personale medico qualificato. In determinati casi, la causa del decesso è imputabile al modo in cui è stata condotta la gravidanza e non soltanto alle condizioni igienico-sanitarie.

 

Cosa possiamo fare

La maggior parte dei decessi sono facilmente prevenibili. Basterebbe:

  • Avere disponibilità di uterotonici
  • Garantire l’accesso universale alle cure necessarie
  • Costruire centri sanitari specializzati e aperti a tutta la popolazione
  • Formare personale qualificato
  • Mettere in atto campagne di sensibilizzazione per quanto riguarda i problemi legati al parto

Facile a dirsi ma non a farsi nei Paesi più poveri del mondo, dove le possibilità sono ridotte. Per questo c’è bisogno dell’aiuto dell’adozione a distanza: con il tuo contributo potremo fare in modo che le donne possano partorire in Africa senza alcun rischio.