Acqua. Una semplice parola. Un diritto fondamentale. Che, però, può trasformarsi in una vera emergenza per questi Paesi. I più colpiti, in assoluto, dal problema della siccità.
Cause
La parola “siccità” deriva dal latino siccus, che significa “secco”. Indica, generalmente, un prolungato periodo in cui si registra una grave mancanza d’acqua. Che può essere dovuta a diverse cause:
- Un anomalo sistema di alta pressione che persiste per un periodo di tempo più o meno prolungato;
- Eventi climatici, come l’ormai famigerato El Niño;
- La deforestazione, un fenomeno sempre in costante crescita;
- Il riscaldamento globale, il cui impatto è fin troppo evidente a tutti.
Conseguenze
Le conseguenze di una prolungata siccità sono tutte gravissime.
- Il suolo, inevitabilmente, s’impoverisce.
- I raccolti vengono distrutti.
- Intere mandrie e greggi muoiono.
- Le scorte di cibo tendono a esaurirsi in breve tempo.
- Senza acqua, c’è terreno fertile per il proliferare delle cosiddette malattie della povertà.
In poche parole, tutto questo ha un esito che può essere riassunto in maniera veloce e sintetica: la fame.
Bisogna, inoltre, aggiungere un’altra conseguenza. Per andare a prendere l’acqua alla fonte più vicina, le donne (è un compito che ricade sempre su di loro) devono camminare per diverse ore al giorno. Con tutti i pericoli che possono incontrare lungo il tragitto.
I Paesi
I Paesi che maggiormente sono falcidiati dal problema della siccità si trovano in queste grandi zone del nostro pianeta:
- L’Africa settentrionale e orientale (soprattutto il cosiddetto Corno d’Africa);
- Il Medio Oriente;
- Alcune aree nel sudest brasiliano;
- L’Oceania, e in particolare l’Australia.
Cosa fare
La siccità non è prevenibile. Però, è possibile fare qualcosa per ridurre, e di tanto, l’impatto delle sue conseguenze. Per riuscirci, occorre che i Paesi maggiormente colpiti abbiano:
- Riserve di cibo;
- Pozzi d’acqua potabile facilmente accessibili, soprattutto nei villaggi più isolati;
- Strutture sanitarie attrezzate dove gli abitanti possono avere aiuto durante i periodi di siccità.
Ed è possibile realizzare tutto questo grazie al contributo dell’adozione a distanza.
Fonte immagine: Alice Oldenburg/ActionAid