Il 25 settembre 2015, le Nazioni Unite hanno approvato l’Agenda Globale e i relativi 17 Obiettivi di sviluppo sostenibile (Sustainable Development Goals – SDGs nell’acronimo inglese), da raggiungere entro il 2030. Probabilmente non basteranno questi 11 anni che ci separano dal traguardo per completare tutti gli obiettivi ONU, ma accanto alle tantissime cose da fare abbiamo anche grandi progressi già raggiunti, con l’aiuto di tutti. Vediamo a che punto siamo.
1. Sconfiggere la povertà
Ci sono 780 milioni di persone che vivono con meno di 1,90 dollari al giorno. Erano il 26,9% della popolazione mondiale nel 2000. Percentuale che è scesa al 9,2% nel 2017.
2. Sconfiggere la fame
Purtroppo, le persone che continuano a soffrire la fame nel mondo sono in crescita: dal 10,6% del 2015, siamo oggi all’11%. Il problema sono i cambiamenti climatici, la siccità e altri catastrofi naturali.
3. Salute e benessere
HIV, tubercolosi ed epatite B sono in diminuzione grazie alla prevenzione, ma i casi di malaria sono aumentati dal 2013 al 2016 passando da 210 a 216 milioni. Difficile se non impossibile riuscire a liberarsene entro il 2030.
4. Istruzione
Sono ancora molto profonde le disparità nell’istruzione, determinate dal genere e dai contesti territoriali. Dati del 2016 dimostrano che solo il 34% delle scuole primarie nei Paesi meno sviluppati aveva l’elettricità, e meno del 40% l’acqua.
5. Parità di genere
Le discriminazioni continuano a esistere, anche se stanno a mano a mano diminuendo. Sono ancora 650 milioni le ragazze sotto i 18 anni costrette a sposarsi, e in tutto il mondo il 20% delle ragazze tra i 15 e i 19 anni ha subito violenza fisica e psicologica da parte del proprio partner.
6. Acqua pulita e servizi igienico-sanitari
Ancora tantissime persone non hanno accesso a fonti d’acqua, soprattutto nei Paesi dell’Africa settentrionale e dell’Asia. Questo è un altro punto degli obiettivi sviluppo sostenibile che probabilmente non riusciremo a risolvere in tempo.
7. Energia pulita e accessibile
La popolazione con accesso all’elettricità è passata dal 78% del 2000 all’87% nel 2017. Questo lascia ancora un miliardo di persone senza corrente elettrica. Le energie rinnovabili sono in leggerissimo aumento come richiesto dall’agenda ONU.
8. Lavoro dignitoso e crescita economica
Cresce la produttività del lavoro e diminuisce di poco la disoccupazione globale. Anche se il 61% dei lavori è precario e gli uomini guadagnano mediamente il 12,5% in più delle donne. Il ritmo di aumento del PIL nei paesi in via di sviluppo però è crollato dal 5,7% del 2009, al 2,3% del 2017.
9. Imprese innovazione e infrastrutture
È cresciuto al 44,7% il valore totale della produzione derivante da imprese dei settori ad alta e media tecnologia. L’Asia sta crescendo più rapidamente, mentre la banda larga 3G raggiunge ormai l’84% della popolazione globale.
10. Ridurre le diseguaglianze
Le nazioni meno sviluppate hanno beneficiato di una diminuzione dei dazi per le esportazioni, e di un aumento del reddito soprattutto per i paesi più poveri.
11. Città e comunità sostenibili
L’inquinamento dell’aria ha causato 4,2 milioni di decessi. Il lavoro per garantire infrastrutture adeguate alla popolazione ha portato alla diminuzione delle baraccopoli dal 28,4% del 2000 al 22,8% nel 2014.
12. Consumo e produzione responsabili
Un ottimo risultato sotto questo aspetto: il 93% delle 250 più grandi società al mondo rendiconta le performance di sostenibilità, e 108 paesi stanno introducendo politiche nazionali relative al consumo e alle produzioni sostenibili.
13. Lotta al cambiamento climatico
Nel 2015 è stato ratificato l’Accordo di Parigi, il primo accordo universale e giuridicamente vincolante sul clima mondiale stipulato tra gli stati appartenenti alle Nazioni Unite. Dei 175 che hanno aderito, ad oggi sono 168 quelli che hanno comunicato all’ONU i primi contributi nazionali per contrastare il cambiamento climatico. Il 2017 è stato uno degli anni più caldi mai registrati nella storia. C’è tanto da fare nella lotta al cambiamento climatico, a partire dalle singole persone.
14. Vita sott’acqua
A gennaio 2018, la percentuale delle acque marine tutelate da aree protette risulta essere del 16%, mentre la protezione delle aree essenziali per la tutela della biodiversità al loro interno è passata dal 30% nel 2000 al 44% nel 2018.
15. Vita sulla Terra
In questi anni la protezione delle foreste è cresciuta e il tasso della loro scomparsa si è ridotto del 25% rispetto al 2005. Un quinto della vegetazione della superficie terrestre è comunque meno produttivo, e oltre un miliardo di persone non avranno sostentamento se il trend non cambia.
16. Pace, giustizia e istituzioni solide
Tra il 2005 e il 2017 quasi l’80% dei bambini tra l’1 e i 14 anni è stato sottoposto a una qualche forma di aggressione fisica o psicologica. Lo sfruttamento e la schiavitù moderna sono ancora un problema odierno e la percentuale di detenuti incarcerati senza condanna è rimasta invariata in 10 anni (31%). Oltre la metà dei Paesi però ha oramai una struttura nazionale dedicata ai diritti umani.
17. Partnership per gli obiettivi
Nel 2017 gli aiuti pubblici ai paesi in via di sviluppo sono aumentati dello 0,6%: dopo un lungo periodo di crescita, i dati delle esportazioni da parte dei paesi sviluppati è diminuita allo 0,9% del 2016 dall’1,1% del 2013. Il nostro mondo può essere una casa sicura per tutti, se tutti noi lavoriamo per renderlo tale: questo significa la partnership per raggiungere gli obiettivi sviluppo sostenibile.