07 Dicembre 2018

a Natale siamo tutti più buoni

A Natale siamo tutti più buoni. Questa frase ci accompagna da quando siamo piccoli. Da quando ci apprestavano a scrivere la fatidica letterina a Babbo Natale con i doni che ci sarebbe piaciuto ricevere. Da metà novembre, questo claim risuona su tutti i media: televisione, giornali, Internet, radio. E continua ad accompagnarci quando, lasciati stare giochi&giocattoli, cominciamo a guardare cosa succede nel mondo.

Perché siamo tutti più buoni?

Sarà il clima natalizio. Sarà che, per tradizione, a questo periodo vengono associati significati molto profondi. E sarà, in un certo senso, proprio quell’abitudine che ci accompagna da quando siamo bambini. In realtà, non c’è un vero perché.

Un solo fatto è certo: Natale è il momento giusto per cominciare a fare qualcosa per gli altri. Per cominciare ad aiutare chi si trova in difficoltà.

E ora, pensa:

  • I bambini che muoiono di fame nel mondo sono milioni. Pensa che, nel 2016, 5,6 milioni di bambini hanno perso la vita prima di compiere il quinto anno di età (dati: Who). Il 45% di questi decessi avviene per cause direttamente o indirettamente riconducibili alla scarsa alimentazione (dati: Wfp).
  • Ai bambini poveri nel mondo viene, ogni giorno, negato qualsiasi diritto: niente cibo, niente istruzione, niente salute. Questi bambini vivono in Africa, in Asia Meridionale e in America Latina, ovvero le zone più povere del pianeta.
  • L’analfabetismo è ancora un problema grave in molte zone del pianeta. Si stima che, a livello globale, circa 750 milioni di adulti non hanno le più elementari competenze per quanto riguarda leggere e scrivere. La maggior parte è costituita da donne. Sempre nel 2015, i bambini e i giovani che non andavano a scuola erano 264 milioni. La maggior parte di loro, 141 milioni, è composta da giovani in età da scuola secondaria superiore.
  • Le chiamano malattie della povertà. Il nome già la dice lunga. Sono l’AIDS, la malaria, l’Ebola. Proliferano in condizioni di povertà estrema. Se si vive con meno di due dollari al giorno, guarire è impossibile. E il dato più grave è che molte di queste malattie i bambini le contraggono direttamente dalla madre durante il periodo della gravidanza.

E nonostante tutto…

…questi bambini riescono ancora a sorridere. Sì, a dispetto delle mille difficoltà, regalano dei sorrisi disarmanti “semplicemente” per aver ricevuto una nuova lavagna, dei quaderni con delle penne, un pozzo d’acqua vicino al villaggio, un medicina che nei Paesi industrializzati costa pochissimo mentre nei Paesi più poveri è introvabile.

Non ci credi? Allora guarda i video di Natale divertenti realizzati dai The Jackal in collaborazione con ActionAid.

Se a Natale siamo tutti più buoni…

…perché non cominciamo a dimostrarlo davvero? Perché non cominciamo a fare qualcosa per migliorare le condizioni di vita di chi è nato in uno dei Paesi più poveri del mondo, di chi sarebbe condannato soltanto alla fame e alla miseria?

Ti basta poco. Ti è sufficiente un semplice gesto. Come dare il tuo contributo per la nostra campagna A Natale fai un gesto d’amore. Regala un futuro a un bambino del Sud del Mondo. Ti basta meno di un euro, sai? Meno di euro e avrai fatto un grande gesto di umanità.