Una grave violazione dei diritti umani. Uno degli orrori più grandi che una donna possa mai subire in tutta la sua vita. È così che possono essere definite le mutilazioni genitali femminili. E ci sono Paesi dove tale pratica, ancora oggi, viene praticata. Sempre e comunque su giovani ragazze. Quando non addirittura su bambine.
Prevalenza e numeri
In linea generale, le FGM sono un problema che riguarda tutto il mondo: questa pratica, infatti, è stata rilevata in circa trenta Paesi. La maggior parte di loro si trova in Africa ma ci sono casi anche in Medio Oriente e in Asia.
Secondo le stime, in questi Paesi vivono più di duecento milioni di donne e ragazze che hanno subito l’orrore delle FGM. A questi, bisogna aggiungere altri tre milioni di giovani ragazze e donne che sono fortemente a rischio mutilazioni.
Paesi
- Somalia: 98%;
- Guinea: 96%;
- Egitto: 91%;
- Mali: 89%;
- Sudan: 88%;
- Sierra Leone: 88%.
In questi sei Paesi, si registra un percentuale superiore all’80% di ragazze e donne (età compresa tra 15 e 49 anni) che hanno vissuto l’esperienza delle mutilazioni genitali femminili.
Ma non bisogna credere, come già detto, che siano gli unici. Solo a titolo di esempio, le FGM sono praticate anche in Iraq e in Yemen.
Età
Un altro aspetto che dovrebbe far riflettere sul fenomeno. In media, le FGM vengono praticate in età infantile e prima dei 15 anni. Addirittura ci sono dei Paesi in cui più dell’80% delle mutilazioni vengono praticate quando le bambine hanno massimo quattro anni. Stiamo parlando di:
- Nigeria;
- Mali;
- Eritrea;
- Guinea;
- Mauritania.
Difendere i diritti delle donne…
…significa anche estirpare le FGM dai Paesi dove vengono ancora praticate. Per riuscirci, bisogna da comprendere che si tratta di una pratica lesiva della dignità e della salute della donna. E fornendo aiuto, cure e protezione a chi ha dovuto subirle.
Immagine: Jennifer Huxta/ActionAid
Dati: Who.int, Unicef (i dati fanno riferimento al 2013)