21 Luglio 2016

mutilazioni genitali femminili conseguenze

Il momento in cui vengono praticate può essere definito solo in questo modo: una delle esperienze più terribili che possano mai capitare a una donna. Ma c’è dell’altro. Perché le mutilazioni genitali femminili hanno tutta una serie di conseguenze. Conseguenze l’una più grave dell’altra.

Cause

Ancora oggi, non è chiaro quali siano le origini della pratica delle mutilazioni genitali femminili. Si sanno per certo solo due cose:

  • Le FGM (female genital mutilations) affondano in un passato antichissimo.
  • Questo passato è pre-cristiano, pre-ebraico e pre-islamico, quindi le FGM non hanno niente a che fare con questioni o problematiche di carattere religioso.

Si pensa che l’infibulazione dovesse essere un’antica tradizione tribale, diffusa soprattutto nel continente africano. Forse serviva per preservare la “purezza” della donna.

Testimonianze

Il Kenya è uno dei Paesi dove il problema delle FGM colpisce più duramente. Pamela, Chepatula, Everlyne e Salome sono molto diverse tra loro. Sono donne, ragazze o madri. Tutte e quattro sono accomunate da un particolare: hanno subito l’orrore delle mutilazioni genitali femminili.

Conseguenze

  1. I rapporti sessuali sono impossibilitati fino alla defibulazione (effettuata dallo sposo prima di consumare il matrimonio).
  2. I rapporti sessuali diventano difficoltosi e molto dolorosi.
  3. Possono insorgere cistiti, ritenzione urinaria, infezioni vaginali.
  4. Al momento del parto, il bambino deve attraversare una parte di tessuto cicatriziale, poco elastico a causa delle mutilazioni.
  5. In alcuni casi, le mutilazioni genitali femminili possono portare alla morte della donna.

Soluzioni

Le mutilazioni genitali femminili sono un problema strettamente culturale. Per eliminare questa pratica, bisogna mettere in atto campagne di sensibilizzazione, parlare con i governi dei Paesi dove le FGM sono ancora diffuse, fornire supporto medico e psicologico alle donne che hanno dovuto subirle.

E per fare tutto questo c’è bisogno del tuo aiuto.

 

Fonte immagine: ActionAid.org.uk