21 Gennaio 2015

Mortalità infantile in Africa

Un’emergenza da affrontare al più presto. Emergenza che nel 2012, in tutto il mondo, ha colpito qualcosa come 6,6 milioni di bambini. Ma è soprattutto in Africa che la mortalità infantile si presenta con la massima gravità e urgenza.

I numeri

Nel 2012, in tutto il mondo, il numero di decessi al di sotto dei cinque anni di età ammontava a 6,6 milioni di persone. Circa la metà, ovvero 3 milioni e 225mila decessi circa, avvenivano nell’Africa subsahariana. Poco meno della metà dei decessi avviene nei primi 28 giorni di vita. Un dato che da solo rappresenta perfettamente la gravità della situazione.

Questo significa che nel 2012 nell’Africa subsahariana un bambino su dieci non è vissuto oltre il quinto anno di vita. A questo dato bisogna aggiungerne un altro: l’Africa subsahariana è l’unica regione al mondo dove si stima che cresceranno in maniera sostanziale sia il numero di nascite che la popolazione di età inferiore ai cinque anni.

Le condizioni sono migliori nell’Africa meridionale e nell’Africa settentrionale. Nonostante questo, il problema c’è e va affrontato.

Le cause

Le cause dell’elevata mortalità infantile in Africa sono riconducibili a malnutrizione, pessime condizioni igieniche e malattie infettive come la malaria. Proprio per questo il più alto tasso di mortalità infantile si registra nei Paesi più poveri del mondo, molti dei quali si trovano proprio nel continente africano.

I rimedi

Ridurre il tasso di mortalità infantile in Africa e nel mondo è uno degli Obiettivi di Sviluppo del Millennio. Per riuscirci la soluzione è garantire istruzione, diritti e migliori condizioni igieniche alle popolazioni e soprattutto ai bambini che si trovano nei Paesi più poveri del mondo.

Adottando un bambino a distanza anche tu potrai dare il tuo contributo a questa giusta causa. Un contributo che permetterà ad ActionAid di attuare progetti volti a migliorare le condizioni di vita delle popolazioni povere dell’Africa.

 

DATI: United Nations, “The Millennium Development Goals Report 2014”