10 Febbraio 2025
MGF mutilazioni genitali femminili

Le MGF sono una delle più gravi violazioni dei diritti umani. Una pratica che si subisce anche fin da piccolissime, fin da quando si è appena bambine. A livello globale, ci sono duecento milioni di bambine che subiscono le mutilazioni genitali femminili.

ActionAid è in prima linea contro le mutilazioni genitali femminili e come membro attivo dell’End FGM European Network si batte costantemente con iniziative di aiuto e di sensibilizzazione. Le nazioni Unite hanno da anni istituito anche la Giornata Internazionale contro le Mutilazioni Genitali Femminili ma purtroppo il fenomeno è tutt’altro che sparito. Ma quali sono le cose più importanti da sapere su questa pratica?

Cosa sono le mutilazioni genitali femminili?

Le mutilazioni genitali femminili (spesso indicate anche con l’acronimo MGF) sono un insieme di pratiche che comportano la rimozione, totale o parziale, degli organi genitali femminili esterni o altre pratiche dannose effettuate senza scopi terapeutici. Esistono quattro tipi di MGF: oltre alla clitoridectomia, all’escissione e all’infibulazione, vi è un insieme di procedure che comprendono pungere, perforare, incidere, raschiare, cauterizzare o allungare i genitali.

Quante donne, ragazze e bambine le subiscono?

Si stima che, al giorno d’oggi, siano almeno duecento milioni le donne e le ragazze che vivono avendo subito le MGF. Un numero estremamente elevato. Purtroppo si tratta di un dato al ribasso: è infatti possibile stimare il numero di donne e ragazze soltanto per trenta Paesi, ma sappiamo che le MGF vengono praticate in molte altre aree del mondo.

Un altro aspetto che dovrebbe far riflettere sul fenomeno, è l’età in cui viene subita questa terribile pratica. In media, le FGM vengono praticate in età infantile e prima dei 15 anni. Addirittura ci sono dei Paesi in cui più dell’80% delle mutilazioni vengono praticate quando le bambine hanno massimo quattro anni. 

I dati del problema:

  • Secondo le stime, al giorno d’oggi ci sono duecento milioni di ragazze che hanno subito le mutilazioni genitali femminili nei Paesi dove tale pratica è ancora accettata.
  • Circa tre milioni di bambine sono a rischio FGM ogni anno.
  • La maggior parte delle bambine e delle ragazze subisce le FGM prima di aver compiuto 15 anni.
  • La pratica delle mutilazioni genitali femminili è praticata in trenta Paesi. La maggior parte di loro si trova in Africa. Tale pratica è diffusa anche in Medio Oriente e in Asia.
  • Egitto, Sudan, Somaliland, Somalia, Mali, Guinea-Bissau, Sierra Leone: in questi Paesi, più dell’ottanta percento delle ragazze e delle donne (15-49 anni) ha subito le mutilazioni genitali femminili. Stiamo parlando dei Paesi dove il problema delle FGM è, in assoluto, più grave.

Ma purtroppo non si tratta di freddi numeri, ma di persone reali che ancora oggi subiscono questa pratica: tante sono le testimonianze di chi ha subito mutilazioni genitali femminili che attraverso le loro storie ci portano a riflettere sul fenomeno.

Nel 2017 le mutilazioni genitali femminili sono state raccontate in un documentario dal titolo “Ragazze della terra”, un vero e proprio viaggio attraverso i paesi che ancora oggi pratico le FGM.

Dove sono praticate le mutilazioni genitali femminili?

I dati disponibili mostrano che le ragazze e le donne che hanno subito le mutilazioni genitali femminili vivono nei Paesi dell’Africa sub-sahariana, in aree del Medio Oriente e in alcuni Paesi dell’Asia, come l’Indonesia. Ma non solo, perché le MGF sono praticate anche in aree dell’ America Latina e sono un problema rilevante anche tra le popolazioni di migranti in tutta Europa, Nord America, Australia e Nuova Zelanda.

In linea generale, le FGM sono un problema che riguarda tutto il mondo: questa pratica, infatti, è stata rilevata in circa trenta Paesi. La maggior parte di loro si trova in Africa ma ci sono casi anche in Medio Oriente e in Asia.

Secondo le stime, in questi Paesi vivono più di duecento milioni di donne e ragazze che hanno subito l’orrore delle FGM. A questi, bisogna aggiungere altri tre milioni di giovani ragazze e donne che sono fortemente a rischio mutilazioni.

Paesi:

  • Somalia: 98%;
  • Guinea: 96%;
  • Egitto: 91%;
  • Mali: 89%;
  • Sudan: 88%;
  • Sierra Leone: 88%

In questi sei Paesi, si registra un percentuale superiore all’80% di ragazze e donne (età compresa tra 15 e 49 anni) che hanno vissuto l’esperienza delle mutilazioni genitali femminili.

Ma non bisogna credere, come già detto, che siano gli unici. Solo a titolo di esempio, le FGM sono praticate anche in Iraq e in Yemen.

Perché sono praticate le MGF?

Bisogna subito sgombrare il campo da un possibile equivoco: le mutilazioni genitali femminili non hanno niente a che vedere con questioni di carattere religioso. Si tratta di una pratica molto più antica che servirebbe a “preservare la purezza” della donna in vista del matrimonio. Comunque, sulle origini delle MGF ancora non c’è unanimità di vedute. Le ragioni per le quali sono praticate le mutilazioni genitali femminili possono essere ricondotte a una delle tante forme di controllo sul corpo delle donne e alle disuguaglianze di genere che riguardano ogni Paese del mondo.

Quali sono le conseguenze per la salute?

Le conseguenze di questa pratica sono diverse. Tutte molto gravi.

  • Dal punto di vista fisico, le MGF portano infezioni, malattie, parti dolorosi, a volte impossibilità di avere figli.
  • Dal punto di vista psicologico, ansia e paura sono alcune delle conseguenze più comuni. Lo stress psicologico derivante dall’essere sottoposta alla pratica può causare disturbi comportamentali. Le donne, inoltre, possono soffrire di ansia e depressione. La disfunzione sessuale può anche contribuire all’insorgere di conflitti coniugali o causare divorzio.
  • Dal punto di vista sociale, le MGF rappresentano la fine dell’infanzia. Questo significa che le bambine, a volte, non possono più andare a scuola e sono a rischio matrimonio precoce e combinato.

Le MGF possono avere conseguenze fisiche immediate ma anche a lungo termine sulla vita delle donne.

  • Conseguenze immediate: dolore intenso, shock, emorragia, infezioni, ritenzione urinaria, ulcerazione della regione genitale, febbre, setticemia; emorragie e infezioni possono anche condurre alla morte.
  • Conseguenze di lungo termine: complicazioni durante il parto, anemia, cisti, ascessi, formazione di cicatrici, danni all’uretra, rapporti sessuali dolorosi, ipersensibilità della zona genitale e aumento del rischio di contrarre l’HIV.

Chi pratica le MGF?

Le mutilazioni genitali femminili sono solitamente praticate da persone anziane della comunità (di solito, ma non esclusivamente, donne). In alcuni casi possono anche essere medici. Per praticarle, vengono usati strumenti come coltelli, forbici, bisturi, pezzi di vetro o lame di rasoio. L’anestetico e gli antisettici non sono generalmente usati. In questa straziante testimonianza di una “cutter”, si capisce quanto questa pratica sia radicata nelle comunità, tanto da rendere le donne spesso vittime e carnefici allo stesso tempo.

Difendiamo le bambine dalle MGF

Spesso, sono le bambine a dover subire questa grave violazione dei loro diritti umani. Bambine che, quando diventano giovani ragazze e donne, devono fare i conti con tutta una serie di conseguenze.

Perché le mutilazioni genitali femminili:

  • …sono dolorose. Come già detto, vengono praticate con strumenti come quelli della foto, spesso non sterilizzati, non sicuri, approssimativi. Chi le pratica, a volte, è un medico o un esperto, ma in altri casi sono donne alle quali le modalità con le quali la pratica va perpetrata sono trasmesse per via orale. Con strumenti del genere, come è facile intuire, le MGF causano un dolore terribile.
  • …condizionano la donna per il resto della sua vita. Almeno stando all’interpretazione più accettata, le MGF servirebbero a “preservare” la purezza della donna in vista del matrimonio, e a “conservarne” la fedeltà dopo che l’unione è stata sancita. Da quel momento in poi, la bambina o giovane ragazza diventa soltanto un oggetto che dovrà sposarsi il prima possibile. Di fatto, la ragazza passa dall’essere proprietà di un padre a essere proprietà di un marito (generalmente molto più grande di lei).
  • …sono pericolose. Non pensare che una volta praticate le MGF, la cosa finisca lì. Un intervento di mutilazione genitale femminile ha serie conseguenze per la salute della donna. Conseguenze come infezioni, cistiti, ritenzione urinaria, rapporti sessuali dolorosi, parti dolorosi. Tutto ciò condiziona enormemente la vita delle donne che le hanno subite.
  • …fanno parte della cultura di una data comunità. Chi decide di ribellarsi o sottrarsi alle mutilazioni genitali femminili finisce per essere emarginata o stigmatizzata dalla società. La donna diventa una reietta, abbandonata e schernita.

Ecco cosa significa per una donna vivere dopo aver subito le mutilazioni genitali femminili. È possibile evitare tutto questo. Dobbiamo aiutare le bambine prima che subiscano le MGF. E fare così in modo che anche loro possano sperare in un futuro migliore.

Adottando una bambina a distanza, puoi contribuire a renderla libera da tutto ciò che ne condiziona la libertà e ne lede i diritti, come matrimoni precoci, mutilazioni e violenze fisiche e psicologiche di vario tipo, e proteggere la sua infanzia regalandole un futuro.