
Che cos’è la period poverty
La period poverty, o povertà mestruale, è una condizione che colpisce milioni di donne, ragazze e persone che mestruano nel mondo, e si riferisce alla mancanza di accesso a prodotti igienici, strutture adeguate alla gestione del ciclo mestruale, informazioni corrette sull’igiene mestruale e, più in generale, alla stigmatizzazione sociale che ancora oggi accompagna le mestruazioni.
Non si tratta solo dell’impossibilità di acquistare assorbenti o tamponi, ma anche dell’assenza di bagni puliti, acqua corrente, privacy e consapevolezza. In molti Paesi, la povertà mestruale è direttamente collegata alla discriminazione di genere, alla povertà estrema e a una cultura del silenzio che limita i diritti delle donne nel mondo.
Povertà mestruale e diritti delle donne
La povertà mestruale non è semplicemente un problema igienico o sanitario. È una questione di diritti umani. La possibilità di gestire il proprio ciclo mestruale in modo sicuro e dignitoso è legata all’accesso all’istruzione, al lavoro, alla salute, alla partecipazione sociale e politica.
Quando le ragazze sono costrette a restare a casa durante le mestruazioni perché non hanno assorbenti o perché a scuola non esistono bagni separati e puliti, si verifica una violazione del loro diritto allo studio. Quando una donna deve scegliere se comprare il pane o un pacco di assorbenti, si mette a rischio la sua salute e la sua dignità. Quando parlare di mestruazioni è un tabù, si rafforza la disuguaglianza.
L’impatto della povertà mestruale sull’istruzione
Secondo i dati raccolti da ActionAid, in molti Paesi in via di sviluppo le mestruazioni rappresentano un ostacolo concreto alla frequenza scolastica. In alcune zone rurali, fino al 20% delle studentesse abbandona la scuola a causa della difficoltà di gestire le mestruazioni. Questo accade per la mancanza di prodotti igienici, per l’assenza di bagni funzionali, per il dolore mestruale non curato, ma anche per vergogna e stigmatizzazione.
Un esempio significativo viene dal Malawi, dove ActionAid ha implementato programmi di educazione mestruale nelle scuole. Grazie alla distribuzione di assorbenti, alla costruzione di bagni separati per le ragazze e a incontri educativi per alunni e insegnanti, la frequenza scolastica femminile è aumentata sensibilmente.
Mestruazioni, povertà e violenza
La period poverty è anche una delle tante facce della violenza di genere. In molte comunità, le ragazze che vivono in condizioni economiche difficili sono esposte a gravi rischi pur di procurarsi assorbenti. Ci sono casi documentati di ragazze che accettano rapporti sessuali in cambio di denaro o prodotti igienici. Questo fenomeno, definito come sex for pads, è una tragica realtà in diverse zone dell’Africa orientale.
Inoltre, il tabù delle mestruazioni rafforza il controllo sul corpo femminile. In Nepal, ad esempio, è ancora diffusa la pratica del chhaupadi, che obbliga le donne a isolarsi in capanne durante il ciclo perché considerate impure. Questa segregazione forzata non solo limita la libertà delle donne, ma ha causato anche morti per freddo, morsi di serpente o mancanza di cure mediche.
L’igiene mestruale è salute pubblica
Parlare di igiene mestruale significa parlare di salute. L’uso di materiali improvvisati come stracci, carta di giornale o foglie, in assenza di prodotti igienici, può causare infezioni urogenitali, dermatiti e altre complicazioni. Inoltre, l’impossibilità di cambiarsi regolarmente o di lavarsi le mani adeguatamente durante il ciclo aumenta il rischio di infezioni, soprattutto in contesti dove l’acqua potabile è scarsa.
Garantire l’accesso a prodotti mestruali sicuri, a infrastrutture igieniche e a informazioni scientificamente corrette è quindi un investimento nella salute pubblica e nel benessere delle comunità.
Soluzioni concrete contro la povertà mestruale
Per combattere efficacemente la povertà mestruale servono interventi integrati a livello locale, nazionale e globale:
- Distribuzione gratuita di assorbenti e prodotti igienici, soprattutto nelle scuole, nei campi profughi e nelle comunità svantaggiate.
- Educazione mestruale come parte integrante dell’educazione sessuale e sanitaria.
- Infrastrutture adeguate, con bagni separati, accessibili e puliti nelle scuole e nei luoghi pubblici.
- Politiche pubbliche che includano la rimozione della “tampon tax” (tassa sugli assorbenti), il sostegno alla produzione locale di assorbenti sostenibili e l’inclusione della povertà mestruale nelle strategie per combattere la povertà e la disuguaglianza.
- Coinvolgimento delle comunità per sfidare i tabù e cambiare mentalità.
Povertà Mestruale: il ruolo della cooperazione internazionale
Le organizzazioni internazionali come ActionAid svolgono un ruolo cruciale nel portare all’attenzione globale il tema della povertà mestruale. Attraverso progetti sul campo, campagne di advocacy e programmi educativi, si lavora per migliorare le condizioni di vita delle donne e delle ragazze nei Paesi a basso reddito, ad esempio, sostenendo comunità in cui l’accesso all’istruzione e alla salute è ancora un privilegio per pochi. Finanziando la costruzione di bagni nelle scuole, la distribuzione di kit igienici e la formazione di educatrici locali, si garantisce alle bambine una possibilità concreta di crescere in salute e sicurezza.
Cambiare mentalità: un passo necessario anche nei Paesi ricchi
La povertà mestruale non è una questione confinata al Sud del mondo. Anche nei paesi ad alto reddito, molte donne vivono in condizioni di disagio economico che le costringono a rinunciare ai prodotti per l’igiene mestruale. Secondo uno studio condotto nel Regno Unito, circa una ragazza su dieci non può permettersi assorbenti.
Anche in Italia, alcune associazioni segnalano il fenomeno e propongono la distribuzione gratuita di assorbenti nelle scuole e nelle carceri. Questo dimostra che il problema ha una portata globale e che la lotta per il diritto all’igiene mestruale riguarda tutte.
Ecco perché affrontare la povertà mestruale significa affrontare una delle tante forme della disuguaglianza di genere. Significa riconoscere che il ciclo mestruale è una parte naturale della vita di miliardi di persone, e che ogni barriera al suo trattamento dignitoso è una violazione dei diritti delle donne.
Promuovere l’igiene mestruale è un atto di giustizia e di solidarietà. Perché una società che non lascia indietro nessuna donna è una società più giusta per tutti.
28 maggio giornata dell’igiene mestruale: rompere il silenzio sulle mestruazioni per difendere i diritti delle donne
Ogni anno, il 28 maggio si celebra la Giornata mondiale dell’igiene mestruale, un appuntamento nato per rompere il tabù delle mestruazioni e sensibilizzare l’opinione pubblica sull’impatto che la period poverty ha nella vita di milioni di donne e ragazze. Questa giornata, promossa da organizzazioni internazionali come UN Women e ActionAid, è un momento di riflessione globale ma anche di azione: perché garantire un’igiene mestruale sicura e dignitosa non è un lusso, ma un diritto umano.
Period Poverty: il ruolo della Giornata mondiale dell’igiene mestruale
La Menstrual Hygiene Day nasce per dare visibilità a queste problematiche e promuovere un cambiamento culturale globale. Ma la data non è casuale: 28 come la media dei giorni di un ciclo mestruale, 5 come la media dei giorni in cui dura il ciclo.
Attraverso eventi, campagne social, laboratori e momenti di formazione, questa giornata serve a rompere il silenzio, a rendere le mestruazioni un tema pubblico, e a chiedere ai governi di Attraverso eventi, campagne social, laboratori e momenti di formazione, questa giornata serve a rompere il silenzio, a rendere le mestruazioni un tema pubblico, e a chiedere ai governi di inserire l’igiene mestruale nelle politiche di salute, istruzione e sviluppo.
Celebrare la giornata dell’igiene mestruale ci ricorda ogni anno che il cambiamento è possibile, ma serve l’impegno di tutte e tutti. Perché finché una sola ragazza sarà esclusa, la nostra società non potrà dirsi davvero giusta.
Povertà Mestruale e importanza dell’educazione mestruale
L’educazione mestruale è una componente fondamentale per sradicare la period poverty. Non solo tra le ragazze, ma anche tra i ragazzi, gli insegnanti, i genitori e i leader comunitari. In molte culture, il ciclo mestruale è ancora avvolto da miti e credenze che generano vergogna, isolamento e discriminazione.
ActionAid, attraverso i suoi programmi di adozione a distanza e progetti sul campo, lavora per introdurre l’educazione mestruale nei curricula scolastici, creare spazi sicuri di confronto per le adolescenti e formare il personale scolastico. Parlare apertamente di mestruazioni significa rompere il silenzio, restituire potere e consapevolezza alle donne e abbattere pregiudizi che affondano le radici nella disuguaglianza di genere.