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La violenza contro le donne è forse la violazione dei diritti umani più diffusa. Troppo spesso questa violenza è tollerata e i suoi autori giustificati. Sono parole di Louise Arbour, fino al 2008 Alto commissario delle Nazioni Unite per i diritti umani. I matrimoni forzati sono una delle forme più diffuse di tale violenza.

 

Un Paese per raccontare il dramma dei matrimoni forzati

Il Paese è l’Afghanistan. Un Paese nel quale:

  • le ragazze sono spesso costrette a sposarsi con uomini molto più grandi di loro
  • mediamente, le ragazze sono costrette a sposarsi a 15 anni
  • in molti casi le ragazze sono costrette a sposarsi per risanare i debiti, finanziari o politici, dei loro familiari
  • il 62% delle donne subisce forme multiple di violenza, che sia fisica, sessuale o psicologica

Questi numeri rendono l’idea del problema. Ma la piaga dei matrimoni forzati riguarda anche altri Paesi del Sud del mondo, dove c’è una profonda e radicata correlazione tra povertà e violenza sulle donne. Perché, bisogna ribadirlo, i matrimoni forzati sono una forma di violenza.

 

La “famiglia”

Per le ragazze non è semplice opporsi ai matrimoni forzati. Soprattutto quando a costringerle è la loro stessa famiglia:

Non hanno paura di andare in galera?
No, mio padre ha detto di no.
L’ha detto proprio?
Sì. Ci hanno minacciato, ha detto: se non la portate indietro, noi cerchiamo un altro modo. Ha detto andate dove volete anche dall’altra parte del mondo, io vi trovo.
E poi cosa vuole fare, portarti in Pakistan?
Uccidermi.
Tu credi che sarebbe capace?
Sì…

Questa testimonianza è stata raccolta dal’associazione Trama di Terre nel maggio 2011. Descrive perfettamente la gravità della situazione.

 

Una piaga da estirpare

Estirpare la piaga dei matrimoni forzati è uno degli obiettivi di ActionAid. Per riuscirci creiamo case sicure per le donne vittime di violenza, mettiamo in atto campagne di sensibilizzazione, interveniamo sul campo, ci confrontiamo con le comunità e le istituzioni.

Per riuscirci abbiamo bisogno dell’aiuto che potrai darci tramite l’adozione a distanza: aiutaci a fermare la violenza sulle donne e a far valere i loro diritti.