12 Febbraio 2015

paesi ricchi e paesi poveri

HIV, malaria, tubercolosi. Bastano i nomi a evocare situazioni drammatiche. Le stesse che stanno vivendo oggi alcuni dei Paesi più poveri del mondo. Dove queste tre malattie devono ancora essere debellate.

 

1. HIV

L’AIDS nei paesi poveri si manifesta nella sua forma più grave. Il continente più colpito è l’Africa: basti pensare che nel 2012 i decessi sono stati 1 milione e 200mila. In Africa, il 4,5% degli adulti di età compresa tra i 15 e i 49 anni vive con l’AIDS.

Ma questo non è il solo continente colpito. L’AIDS riguarda anche l’Asia e l’America latina. E il dato più drammatico riguarda i bambini: ogni giorno, in tutto il mondo, sono circa 600 i bambini che muoiono per cause legate all’AIDS.

 

2. Malaria

Fin dal 2000 si è registrata una considerevole diminuzione del numero di casi di persone affette da malaria. Ma il problema persiste ancora. I numeri (riferiti al 2012) parlano di 207 milioni di casi di malaria, e 627mila decessi. I dati non possono essere del tutto completi a causa di diversi fattori, come report incompleti o cambiamenti nelle misure diagnostiche.

La zona del mondo maggiormente colpita dalla malaria oggi è l’Africa subsahariana.

 

3. Tubercolosi

Nel 2012 ci sono stati 8,6 milioni di casi in più di persone affette da tubercolosi. In totale, 11 milioni di persone vivono con questa malattia. Sempre nel 2012 si stima che le persone morte di tubercolosi siano state circa 1,3 milioni; di queste, 300mila erano anche HIV positive.

Globalmente, il numero di decessi e di persone affette da tubercolosi sta diminuendo. Ma è ancora un problema molto grave, e colpisce in particolar modo i Paesi più poveri del mondo.

 

Come si è visto, sono tre malattie che colpiscono principalmente i Paesi poveri. Paesi dove mancano acqua, igiene, risorse, strutture sanitarie. Proprio per garantire tutto questo alle popolazioni più povere del mondo abbiamo bisogno dal tuo aiuto. Un aiuto che potrai dare grazie all’adozione a distanza.

 

Dati: United Nations, WHO