Una delle più gravi forme di violazione dei diritti dei bambini: ecco, in poche parole, cos’è il lavoro minorile. Uno sfruttamento che toglie loro anche la più piccola possibilità di poter sperare in un futuro migliore.
Una precisazione
Non tutti i lavori svolti dai bambini possono essere definiti come lavoro minorile. In alcuni casi, il fatto che i bambini o gli adolescenti lavorino non pregiudica in alcun modo la salute o lo sviluppo, sia fisico sia mentale, della persona. In questi casi, il lavoro può essere visto come un qualcosa di positivo, che aiuta il bambino a crescere.
In tali attività, ad esempio, rientrano:
- Fare dei piccoli lavoretti al di fuori dell’orario scolastico;
- Aiutare i propri genitori;
- Assistere nelle attività familiari.
Anzi, queste attività aiutano i bambini a crescere.
Una definizione
L’espressione “lavoro minorile” si applica a un lavoro che priva i bambini della loro infanzia, del loro potenziale e della loro dignità, con conseguenze gravissime per lo sviluppo fisico e mentale.
Infatti, il lavoro minorile, per definizione:
- È mentalmente, fisicamente, socialmente e/o moralmente pericoloso per i bambini;
- Priva i bambini del diritto all’istruzione, in quanto impedisce loro di andare a scuola.
Nelle situazioni più estreme, il lavoro minorile trasforma i bambini in autentici schiavi e li separa per sempre dalle loro famiglie, esponendoli a pericoli e malattie.
3 numeri sul problema
- In tutto il mondo, i bambini e i giovani che lavorano sono 168 milioni.
- La metà di loro, quindi circa 85 milioni, sono impegnati in lavori pericolosi, come in miniera o nel trasporto di carichi pesanti.
- I bambini che lavorano nei campi sono 98 milioni: diversamente da quanto si possa credere, questo settore raccoglie la maggior parte del lavoro minorile.
(DATI: Ilo.org)
Cosa possiamo fare
I bambini non dovrebbero lavorare. Dovrebbero studiare, giocare, scoprire il mondo. Dovrebbero realizzare i loro sogni. Proprio per questo, abbiamo bisogno del tuo aiuto. Un aiuto che potrai dare grazie all’adozione a distanza.