160 milioni di bambini tra i 5 e i 17 anni sono costretti a lavorare in tutto il mondo. Il lavoro minorile è una delle più gravi forme di violazione dei diritti dei bambini. Ogni bambino costretto a lavorare vede negato il suo diritto all'infanzia e la possibilità di costruirsi un futuro migliore.
Combattere il lavoro minorile: violazione dei diritti dei bambini
Il lavoro minorile è un fenomeno che colpisce principalmente le aree più povere del mondo, dove i bambini rischiano la vita ogni giorno. Si stima infatti che oltre 70 milioni di bambini svolgono un lavoro considerato pericoloso, dove sono esposti a sostanze chimiche e all’utilizzo di macchinari che mettono a rischio la loro incolumità fisica.
La maggior parte dei bambini costretti a lavorare è impiegata nel settore dell’agricoltura. Nell’Africa subsahariana 4 bambini costretti a lavorare su 5 lavorano nei campi.
Il lavoro nelle miniere è uno dei più pericolosi per i bambini, a volte davvero piccolissimi, che vengono sfruttati proprio perché in grado di estrarre i materiali da zone inaccessibili per un adulto.
In Burkina Faso i bambini che lavorano nelle miniere rappresentano tra il 30 e il 50% della forza lavoro. I più piccoli hanno solo 8 anni e tutti resistono alla fatica abusando di sostanze come alcol, cannabis e anfetamine.
In Repubblica Democratica del Congo, i bambini sono impiegati nelle miniere di cobalto, materiale indispensabile per la produzione delle batterie che troviamo nei nostri computer, smartphone e tablet.
Un’altra forma di sfruttamento che coinvolge migliaia di bambini e bambine ogni anno è lo sfruttamento sessuale a fini commerciali, che distrugge l’infanzia di coloro che sono continuamente vittime di violenze sessuali.
Anche il lavoro domestico è una forma di sfruttamento estremamente diffusa. In questo contesto, i minori sono particolarmente esposti al rischio di abusi fisici, verbali e sessuali.
Abbandono scolastico e lavoro minorile
Tutti i bambini e le bambine costretti e costrette a lavorare devono rinunciare alla loro infanzia, alla possibilità di studiare e di crescere serenamente. Questo fenomeno ha gravi conseguenze sulla loro salute fisica e mentale, ma ha ricadute anche sull’economia del Paese che, di fatto, cade in un circolo vizioso in cui i giovanissimi non hanno la possibilità di andare a scuola, di accedere all’istruzione superiore e quindi di portare un miglioramento nella società in cui vivono.
Il lavoro minorile e la Convenzione sui Diritti dell'Infanzia
Nel 1989 è stata approvata dall’Assemblea Generale delle Nazioni Unite la Convenzione sui Diritti dell’Infanzia, che rappresenta lo strumento normativo internazionale più importante per la tutela dei diritti dei bambini. Una carta importante, perché per la prima volta riconosce che anche i bambini e gli adolescenti sono titolari di diritti.
Questa Convenzione è una guida verso il riconoscimento e l’effettivo rispetto dei diritti di tutti i bambini, che troppo spesso ancora vengono ignorati e calpestati.
Soluzioni possibili per combattere il lavoro minorile
Spesso i genitori sono costretti a non mandare i propri figli a scuola e a farli lavorare per poter contribuire al sostentamento di tutta la famiglia.
Grazie all’adozione a distanza il bambino e la sua famiglia saranno protetti e avranno i mezzi per vivere una vita serena. Il bambino o la bambina che sosterrai potrà andare a scuola, avrà accesso ad un pasto sano ogni giorno, all’acqua potabile e alle giuste cure mediche e così avrà la possibilità di essere soltanto un bambino.
Adotta a distanza, fai davvero la differenza per la vita di un bambino e della sua famiglia.