Proprio in questo momento (anche se, colpevolmente, se ne parla poco), il conflitto del Kasai è in corso. Conflitto significa guerra, con tutte le inevitabili conseguenze che si porta dietro. Conseguenze che coinvolgono uomini, donne e bambini che vorrebbero soltanto vivere in pace.
L’origine del conflitto
Il conflitto nella regione del Kasai, Repubblica Democratica del Congo, è scoppiato nell’agosto del 2016. Il fattore scatenante: le tensioni sempre più crescenti tra i capi delle comunità nella regione del Kasai e il governo in carica. Tensioni che hanno ben presto coinvolto milizie, gruppi armati e forze di sicurezza.
Le persone coinvolte
Il conflitto si è protratto, in pratica, per due anni. La zona coinvolta è grande quanto la Germania. Dall’inizio delle ostilità, centinaia di migliaia di persone hanno rischiato e rischiano tuttora la vita. Secondo le stime:
- Quasi quattro milioni di persone nella regione del Kasai hanno urgentemente bisogno di aiuti umanitari;
- Di questi, 2,3 milioni sono bambini e bambine.
Le donne
Le donne sono coloro che devono affrontare le conseguenze peggiori. Costrette a scappare dalle loro case e a rifugiarsi, insieme ai famigliari sopravvissuti, nelle foreste, subiscono violenze e soprusi dai gruppi armati. Le donne, in sostanza, diventano degli oggetti sessuali e gli stupri rafforzano la strategia del terrore.
La situazione dei bambini
Dei bambini del Kasai:
- Il 10% ha bisogno di cure urgenti a causa della gravissima malnutrizione;
- 500mila non hanno potuto finire la scuola nel 2017;
- Circa 400mila rischiano di morire a causa della malnutrizione.
A tutto questo, bisogna aggiungere che circa il 60% delle milizie della ragione è composto da bambini.
Il nostro aiuto
Questi numeri raccontano tutti la stessa storia: il conflitto nella regione del Kasai sta mettendo a rischio milioni di vite, soprattutto quelle di donne e bambini. Donne e bambini che, quando riescono a scappare dalla guerra, hanno bisogno di tutto, dal cibo alle cure mediche passando per il supporto psicologico.
Vogliamo e possiamo aiutare le persone del Kasai che stanno scappando dalla guerra, il peggiore degli orrori. Possiamo riuscirci grazie al contributo dell’adozione a distanza: il tuo aiuto è fondamentale per salvare milioni di vite.
Fonte dati: Unicef
Fonte immagine: Actionaid.org