Si sente spesso parlare di diritto all’istruzione in Africa. E spesso, per descrivere il “fenomeno”, si ricorre a freddi numeri. Ma si dimentica una cosa: dietro quei numeri ci sono ragazze e ragazzi in carne e ossa. Se davvero vuoi sapere come stanno le cose, te lo possono raccontare queste 3 storie.
Bizunesh (16 anni, Etiopia)
In molte zone dell’Africa, la parità di genere è ancora un miraggio. Bizunesh non fa eccezione. Dal momento che è una donna, lei deve dare un mano a mandare avanti la casa. E ogni mattina deve fare chilometri e chilometri per prendere l’acqua da una fonte sicura.
Ogni mattina, Bizunesh arriva tardi a scuola. Non riesce a stare al passo con le lezioni. Se continua così, la abbandonerà del tutto.
Ça Depend (10 anni, Congo)
Lui gioca a calcio. È l’unica cosa che gli permette, solo per qualche ora, di dimenticare i suoi problemi. Ça Depend vive con i nonni. Che sono troppo poveri e non hanno abbastanza da mangiare per lui, suo fratello e le sue 3 sorelline.
Ça Depend non può andare a scuola. Perché i suoi nonni non hanno abbastanza soldi per pagargli retta e libri. Perché Ça Depend deve fare dei piccoli lavoretti per portare a casa un po’ di cibo e qualche soldo.
Gloriose (11 anni Ruanda)
Lei, almeno, può permettersi di studiare. Certo, c’è prima da camminare per un buon chilometro e deve alzarsi molto presto la mattina. Poi arriva a scuola. Se così si può chiamare quella struttura vecchia, fatiscente e con il tetto così basso che manca l’aria.
La scuola è sempre molto affollata, visto che è l’unica della zona. All’interno, è così buio che i bambini fanno fatica perfino a leggere. Studiare in queste condizioni è quasi impossibile.
Bizunesh, Ca Depend e Gloriose sono stati fortunati. Perché le loro storie sono a lieto fine: hanno potuto frequentare una scuola, studiare e conquistarsi così il diritto all’istruzione anche in Africa. Perché studiare è l’unico modo che hanno per costruirsi un futuro migliore.
Tutto ciò è stato possibile soltanto perché qualcuno, proprio come te, ha deciso di adottare un bambino africano a distanza. Ma quanti altri ragazzi e ragazze in Africa non saranno così fortunati come Bizunesh, Ca Depend e Gloriose?