13 Settembre 2016
La vita di buona parte della popolazione dell’India è segnata dalla povertà. Ma non soltanto. Perché chi fa parte della cosiddetta casta degli intoccabili, troppo spesso, non ha diritto a niente. Nemmeno a una vita degna di questo nome.
- Il sistema delle caste in India. La società indiana era divisa in quattro caste, in ordine di “importanza”: sacerdoti (brahmana), guerrieri (ksatriya), mercanti e artigiani (vaisya), servi (sudra). Infine, venivano i paria o intoccabili (dalit). Nel tempo, questi gruppi si articolarono in un complesso sistema di sotto-caste. Si appartiene a una casta fin dalla nascita.
- L’induismo. Il sistema delle caste era giustificato dai precetti etici e religiosi propri dell’Induismo. I precetti imponevano a un individuo di assolvere e rispettare unicamente i doveri specifici della propria casta di appartenenza. La possibilità di una successiva rinascita e reincarnazione in una casta superiore era vincolata all’adempimento di tali doveri.
- Un sistema inviolabile. È possibile passare a una casta superiore soltanto con la reincarnazione. Tra le varie caste regnava una precisa separazione. Al punto che qualsiasi tipo di contatto (anche solo parlarsi) tra membri di caste diverse era assolutamente proibito.
- Dalit, paria, intoccabili. La traduzione corretta del termine dalit è “oppressi”. Si tratta della casta più bassa. I dalit sono stati chiamati intoccabili perché a loro spettavano le mansioni considerate impure: quelle a contatto con la nascita (come le ostetriche), la morte (macellaio, conciatore di pelli) o la sporcizia (lavandaia, netturbino). Il termine “paria” deriva da Paraiyan, uno dei gruppi dalit più numerosi.
- Diritti negati. Gli intoccabili devono vivere isolati dal resto della comunità, perché possono rendere impuro un membro di un’altra casta anche solo sfiorandolo con lo sguardo. Le loro “case” si trovano al di fuori del villaggio. I dalit non possono utilizzare strade e fontane pubbliche, entrare in negozi frequentati dalle caste più alte, leggere e studiare i Veda (testi sacri).
- L’abolizione. Ufficialmente, il sistema delle caste è stato abolito nel 1947, anno in cui l’India ha ottenuto l’indipendenza. In realtà, e soprattutto nelle aree rurali del Paese, i dalit sono ancora vittime di abusi ed emarginazione. In molti casi sono trattati alla stregua di animali, se non peggio.
- La storia. È quella del piccolo Santosh. Quando entra in classe, tutti bambini della sua comunità siedono nell’ultima fila. All’ora di pranzo devono stare separati dagli altri e ritirare il pranzo a parte. Quelli delle caste superiori non si avvicinano agli intoccabili, non giocano né parlano con loro.
Ecco cosa significa appartenere alla casta degli intoccabili e vivere in India. Anche se negli anni è stato fatto molto per migliore le condizioni della comunità dalit, tanto è ancora quello che resta da fare. E tu puoi dare il tuo contributo adottando a distanza un bambino dell’India.