26 Gennaio 2021
L'impatto del Coronavirus in Africa

C’è una vita prima e dopo lo scoppio della pandemia. C’è per noi, e c’è soprattutto per chi si trova in un Paese del Sud del mondo, in contesti in cui riuscire a guadagnare due pasti al giorno per se stessi e la propria famiglia è già una vera conquista. L’arrivo del Coronavirus in Africa ha significato per tanti il ritorno ad una lotta quotidiana per la sopravvivenza, aggravata dal rischio di ammalarsi per una nuova malattia.

Africa e Covid-19: le storie di Ernestine e Hiwot

Una delle priorità di ActionAid allo scoppiare dei casi di Coronavirus in tutto il mondo è stata proprio andare in soccorso delle persone più vulnerabili. Quelle che vivono già in situazioni limite, in luoghi in cui  non c’è acqua corrente per lavarsi le mani, dove non ci sono antibiotici per la polmonite e dove, chiaramente, le terapie intensive sono un miraggio. In tanti di quei posti, la gente non ha neanche una casa dove poter stare al riparo per limitare la diffusione del virus.

È dall’Africa che ci arrivano le storie di due donne speciali: Ernestine e Hiwot. Madri e lavoratrici, con tutto il peso delle loro famiglie sulle spalle.

Ernestine, 39 anni dal Ruanda, ha due figlie di 1 e 10 anni. Prima della pandemia aveva una piccola impresa e vendeva avocado alla mensa della prigione vicino alla sua casa. Riusciva a guadagnare 1 dollaro al giorno, abbastanza per comprare sapone, cibo e materiali scolastici per la bambina più grande. Con lo scoppiare dei primi casi di Coronavirus in Ruanda è scattata subito la limitazione agli spostamenti e la chiusura della prigione ai visitatori. Ernestine ha iniziato così a lavorare saltuariamente nelle fattorie limitrofe guadagnando 80 centesimi al giorno. Neanche tutti i giorni. Per la prima volta, quindi, non è più riuscita a portare due pasti a casa.

Lei è solo un esempio di tante famiglie del Ruanda che sono costrette ad affrontare enormi difficoltà come queste. ActionAid ne ha selezionate 1.200 tra le più vulnerabili e le ha supportate, offrendo loro, tra le altre cose, del cibo per affrontare le difficoltà finché il Covid-19 non sarà passato. Ernestine è stata tra le fortunate a ricevere 15 kg di cibo (10 kg di riso e 5 kg di farina di mais) e 3 saponette per il corretto lavaggio delle mani, parte della prevenzione del contagio. Questo ha permesso a Ernestine di usare i soldi guadagnati dal lavoro per comprare un piccolo appezzamento di terra e iniziare a coltivare verdura e patate, essenziali per l’alimentazione della sua famiglia.

Coronavirus in Africa - Ernestine dal Ruanda

Oltre ai 15 kg di cibo per le famiglie in difficoltà, ActionAid Ruanda ha supportato 1.273 famiglie nelle stesse condizioni di quella di Ernestine. Ha portato a 1.240 donne assorbenti e saponi, e ha distribuito 17.650 mascherine. 240 madri hanno ricevuto soldi, e sono stati consegnati kit di igiene nelle zone di Karongi, Musanze, Nyaruguru, Nyanza e Gisagara. Nel distretto di Nyanza, ad agosto è stato registrato un solo caso di Covid-19.

Coronavirus in Africa: la storia di Hiwot dall’Etiopia

ActionAid Etiopia ha puntato subito sul distribuire denaro a supporto di 931 donne da cui dipendono intere famiglie. I 48.974 dollari che sono stati donati sono serviti a impedire che l’impatto socio-economico della pandemia affliggesse troppe persone della comunità.

Una di queste persone è stata Hiwot, 22 anni, un marito e una figlia di 2 anni. Il padre della piccola vive costretto a letto a causa di un brutto incidente, per questo lei è l’unica a prendersi cura della famiglia. Aveva aperto un caffè da tre mesi quando è scoppiata la pandemia e l’Etiopia ha dichiarato lo stato d’emergenza. Ha dovuto chiudere il locale e soffrire la fame, finché non è arrivata la notizia che ActionAid Etiopia aveva incluso lei e la sua famiglia nel programma di supporto. Passata la prima fase di emergenza, in cui è riuscita a comprare cibo e medicinali, con i soldi risparmiati Hiwot ha riavviato il suo piccolo business.

Africa e Covid-19 - Hiwot dall'Etiopia

Le azioni di ActionAid, rese possibili dal supporto dei sostenitori, hanno riportato la speranza nella vita di Hiwot e di tante donne come lei. Per i loro figli che potranno studiare, mangiare e curarsi, e rialzare così le sorti di una terra altrimenti destinata a essere sempre il contesto di storie difficili. Il cambiamento parte da Hiwot ed Ernestine, e passa per un semplice gesto: il tuo contributo. Dona ora.