08 Gennaio 2020

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Decidere di adottare un bambino a distanza è un gesto che già fa tanta differenza per la vita di qualcuno, anche se vive a migliaia di chilometri da noi. Con quel primo passo e tutti i successivi, si crea una connessione che non conosce più distanze. Finché un giorno il desiderio di eliminare ogni metro da quel rapporto non diventa un vero e proprio bisogno, e allora nascono le esperienze di vita. Questa è una di quelle: la storia di Zaira, che è volata in Cambogia per abbracciare le sue due bambine adottate a distanza, Sarom e Sreynith.

L’arrivo di Zaira in Cambogia

La prima tappa del viaggio di Zaira è l’incontro con tutto lo staff di ActionAid che rende possibile le nostre opere in questa terra. I nostri partner in questi casi organizzano le visite dei donatori, con attività e incontri diversi nel corso della giornata.

Zaira, in compagnia del Women Processing Group, ascolta le storie del cambiamento portato dalle donazioni ricevute da ActionAid. C’è tanto da raccontare! Il nostro supporto, grazie al contributo di tutti, ha cambiato il modo di vivere in questo villaggio cambogiano della provincia di Pursat. Il villaggio si trova su una piattaforma galleggiante ed è il luogo dove avvengono la maggior parte delle attività della comunità: gli incontri, la coltivazione di piante, e le lezioni a scuola.

Zaira ha adottato a distanza due bambine, Sarom e Sreynith. Il loro incontro pieno d’emozione è avvenuto nelle loro case in presenza dei genitori di Sreynith, dove Zaira ha mostrato le foto delle lettere e dei disegni che le due bambine le hanno inviato nel corso degli anni.

Incontrare i bambini e le loro famiglie è un momento speciale per ogni donatore: solo in questo modo è possibile vedere e toccare con mano la differenza che può fare un piccolo contributo al mese. Gli occhi di Zaira si sono riempiti di lacrime quando ha abbracciato le bimbe, superato l’imbarazzo iniziale.

Una visita alla scuola

Nel corso della sua visita, Zaira ha partecipato anche a una lezione della scuola del villaggio, ed è stata invitata a parlare e giocare con i bambini. Dopo aver raccontato come è la vita in Italia, e aver assistito allo stupore dei bimbi quando ha definito la distanza tra il nostro paese e la Cambogia, ha regalato alla struttura moltissimi pennarelli e colori, libri e mappe del mondo.

A Zaira è rimasto un ricordo toccante di questa avventura. Ha definito questa esperienza come un sogno di cui essere profondamente grata. Conoscere le differenze di questo “altro” mondo è qualcosa che cambia profondamente tutto quello che pensiamo di sapere e il modo in cui poi torniamo alla nostra vita quotidiana. “È stata una vera emozione conoscere Sreynith, Sarom e le loro famiglie”, ha dichiarato al nostro staff, “e questo villaggio galleggiante mi ha davvero impressionato. La vita e lo studio, qui, sono attività molto difficili. Sia perché il villaggio è un posto un po’ pericoloso, sia perché si trova lontano da tutte le altre città che potrebbero garantire un accesso a un’educazione superiore ai giovani ragazzi. Ma ho conosciuto anche donne molto forti che hanno affrontato tantissime difficoltà con il sorriso. Ma qui le persone hanno bisogno di aiuto, per questo sono certa che ritornerò… dopo aver fatto qualche lezione di inglese!” conclude, ridendo.

Visitare questi posti, per chi è donatore di ActionAid, è davvero utile per riuscire a vedere e toccare con mano come il lavoro di ActionAid viene portato avanti e il suo impatto sulle vite di queste persone. Entra anche tu a far parte di questa famiglia allargata: dona ora!