L’istruzione è un diritto fondamentale di ogni bambino, bambina, ragazzo e ragazza. Ma l’emergenza educativa è una realtà allarmante: ancora oggi, nel 2021, sono milioni i giovani che non possono ricevere la formazione che meritano. Il 28 e il 29 luglio se n’è parlato al Global Education Summit, l’evento annuale fondamentale per il finanziamento dell’istruzione globale.
“Alziamo la mano” contro la crisi educativa
Il Global Education Summit 2021 raccoglierà i finanziamenti 2021-2025 per portare la scuola nel mondo. Sarà co-ospitato dal Primo Ministro inglese Boris Johnson e dal presidente del Kenya Uhuru Kenyatta in una formula mista che prevede l’evento in presenza a Londra per 600 delegati e migliaia di persone collegate in live streaming.
La campagna di quest’anno è basata sullo slogan: “Raise your hand. Fund Education” (“Alza la mano. Finanzia l’educazione”). Un messaggio potente che porta l’attenzione su di un gesto semplice, un’alzata di mano, che rappresenta l’inizio di qualcosa, nella vita e nella scuola: una domanda, un’affermazione, una richiesta di attenzione. Anche l’emergenza educativa nel mondo sta alzando la mano e chiede ascolto.
L’obiettivo prioritario del Summit di quest’anno è raccogliere 5 miliardi di dollari necessari per svolgere il lavoro previsto per i prossimi 5 anni da parte della Global Partnership for Education. Le tematiche si muoveranno intorno ai temi del Covid, della Gender Equality, dell’impatto dell’educazione sulla sostenibilità e dei finanziamenti sul futuro del pianeta.
Anche prima della pandemia, c’erano 260 milioni di bambini nel mondo che non potevano andare a scuola. Senza fare nulla, saranno milioni anche quelli che non riusciranno a tornare in classe portando a un peggioramento dell’emergenza educazione. Con questi fondi, sarà possibile far ricominciare la scuola a 175 milioni di bambini che l’hanno interrotta, e portare la scuola a 88 milioni di bambini e bambine che non l’hanno mai frequentata.
Perché “il mondo che vogliamo inizia investendo nella generazione che lo costruirà”, come dichiarano gli organizzatori.
Il Presidente Kenyatta ha dichiarato che i Paesi dovrebbero investire più del 20% della spesa nazionale nell’istruzione, perché è dalla qualità della scuola che sboccia la ricchezza di una nazione. Per questo il diritto all’istruzione è così importante. La sua speranza per questo Global Summit è quella di assistere alla nascita di una vera e propria partnership tra le nazioni basata su questo obiettivo comune.
Combattere l’emergenza educativa un gesto alla volta
Ogni piccolo aiuto conta. Con ActionAid Ghana, stiamo finendo di costruire una scuola a Sagnarigu nella zona nord della nazione. È da qui che viene Vida, una bambina di 12 anni, la seconda di quattro fratelli e sorelle. Vida racconta che nella sua comunità era presente solo una Junior High School per i bambini più grandi, mentre lei era costretta a camminare a lungo fino alle comunità vicine per poter seguire le lezioni della scuola elementare. Ora, grazie ad ActionAid e al benestare dei suoi genitori, Vida potrà entrare nella nuova scuola e studiare per realizzare il suo sogno: diventare banchiera.
La scuola dove andrà Vida è una struttura adatta ad ospitare sei classi. Al fianco delle autorità locali, la District Assembly e il District Education Office, abbiamo progettato l’assunzione di insegnanti qualificati, specialmente donne, per far sì che le bambine abbiano un punto di riferimento importante. La scuola prevede bagni separati per maschi e femmine, spogliatoi, una libreria per la scuola, e tutti i materiali necessari per l’apprendimento.
Vida è un passo più vicina al raggiungere il suo sogno. Con l’adozione a distanza, anche tu puoi aiutare altre bambine come lei: dona ora!