Il 22 aprile di ogni anno, si festeggia qualcuno di molto particolare. Qualcuno che è sempre presente, e stabilmente, nella vita di ciascuno di noi. Ma è anche qualcuno di cui non sempre ci prendiamo cura come, in realtà, dovremmo. Il 22 aprile, infatti, si festeggia la Giornata della Terra.
Un mondo di cui prendersi cura…
Negli ultimi secoli, il genere umano non ha avuto granché riguardo del proprio pianeta. Deforestazione, colture intensive, land grabbing, estrazione incontrollata di minerali e inquinamento, giusto per citare i problemi più evidenti che sono, ogni giorno, sotto gli occhi di tutti.
Senza tenere conto di quello che potrebbe essere considerato il “nemico” più ostico: stiamo parlando del CO2. Dal 1990, le emissioni di questo gas serra sono aumentate del 46 percento. Un quarto del totale delle emissioni si registrano negli USA, dove vive appena il 4 percento della popolazione mondiale.
…altrimenti le conseguenze saranno queste
- A causa dei cambiamenti climatici, si stima che, se non facciamo qualcosa per porre rimedio alla situazione attuale, entro il 2030, sulla faccia della Terra ci saranno circa cento milioni di poveri in più.
- Entro il 2100, più della metà di tutte le specie marine del nostro pianeta sarà sull’orlo della totale estinzione. Questo avverrà anche perché circa il trenta percento degli habitat marini è stato completamente distrutto.
- Entro il 2025, due miliardi di persone vivranno in Paesi o regioni dove la scarsità d’acqua sarà totale. La mancanza di acqua ha delle conseguenze gravissime, tanto per la salute delle persone quanto per il suolo.
La Giornata della Terra
È solo partendo dal quadro generale che si capisce quale sia la vera importanza della Giornata della Terra, istituita ufficialmente il 22 aprile del 1970. È un momento non solo di sensibilizzazione ma anche di riflessione. Per capire che ognuno di noi, nel suo piccolo, può fare tanto per preservare il benessere del mondo dove viviamo.
Fonte immagine: it.wikipedia.org