Bambini a scuola ActionAid

Il 24 gennaio si celebra la Giornata Mondiale dell’Educazione. È stata istituita dalle Nazioni Unite per portare l’attenzione su quanto il diritto all’istruzione sia una delle basi sostanziali per la crescita dei Paesi, essenziale per lo sviluppo equo e inclusivo dell’umanità. Finché questo diritto non sarà garantito a tutti, sarà impossibile raggiungere l’uguaglianza di genere e spezzare il ciclo di povertà per milioni di bambini, uomini e donne che ancora oggi non hanno la possibilità di studiare e formarsi.

La Giornata Internazionale dell’Educazione

Nel 2022 ricade la quarta celebrazione della giornata mondiale dell’educazione che avrà come tema “Cambiare rotta, trasformare l’educazione”. È una questione che deve essere vista come un dovere globale, perché la pandemia di Covid-19 e le problematiche ambientali stanno dimostrando ancora una volta un fatto fondamentale: siamo tutti interconnessi. Il futuro dei bambini che non possono studiare è strettamente correlato al nostro, anche se si trovano in terre lontane da noi, e la sfida è ricostruire l’uguaglianza per tutti. A partire dal diritto all’istruzione nel mondo.

Una delle azioni concrete che stanno avvenendo è rappresentata dal Global Education Summit: evento annuale che nasce per raccogliere finanziamenti internazionali da investire nelle scuole e rendere questo nuovo futuro possibile. Il goal è ottenere 5 miliardi di dollari da usare in cinque anni per costruire una nuova realtà e vincere una volta per tutte la battaglia contro l’analfabetismo.

Combattere l’analfabetismo nel mondo

Al mondo ci sono 617 milioni di bambini e adolescenti che non sanno leggere né contare, e 258 milioni di bambini e giovani che non possono andare a scuola. La situazione è particolarmente grave in molti Paesi del Sud del mondo, specialmente nell’Africa subsahariana dove il diritto all’educazione è un miraggio. Un quinto dei bambini in età scolare non può frequentare le elementari e circa il 60% di giovani di età compresa tra i 15 e i 17 anni non va a scuola. Un problema che riguarda soprattutto le bambine e le ragazze, vittime di pregiudizi di genere che le vedono destinate a prendersi cura della casa e della famiglia
(fonte: https://en.unesco.org/commemorations/educationday).

Per garantire il diritto all’istruzione ai bambini e le bambine dell’Africa esiste una soluzione: l’adozione a distanza. Grazie a questo contributo, da più di trent’anni, ActionAid costruisce scuole anche nei villaggi più isolati, fornendo supporto anche economico alle famiglie per permettere ai bambini di frequentare le lezioni. È un passo concreto per portare un futuro migliore a milioni di bambini e bambine in Africa e nel mondo.

Il lavoro di ActionAid in Bangladesh

Bambina che studia ActionAid

A Kalapara Upazila, ad esempio, ActionAid Bangladesh ha implementato diverse attività nelle scuole primarie gestite dal governo con l’obiettivo di aumentare l’iscrizione e la frequenza scolastica. Tra i 1650 bambini e bambine che hanno partecipato finora alle attività comunitarie scolastiche di ActionAid c’è Sabekun, che oggi ha 14 anni e fa parte del programma dal 2017. Ha raccontato che prima dell’arrivo di ActionAid non aveva idea che i bambini avessero dei diritti. “Non avevamo idea di cosa fosse la qualità dell’educazione, le nostre lezioni non avevano regolarità, mancavano gli insegnanti e i materiali per studiare. Ma ora la scuola offre grandi opportunità”.

L’abbandono scolastico è spesso causato da difficoltà legate all’ambiente in cui la scuola si trova: può essere troppo distante dai villaggi o le strade per raggiungerla non sono sicure, soprattutto per le giovani ragazze. Kalapara Upazila inoltre è spesso interessata da disastri ambientali che finiscono con isolare gli abitanti, motivo per cui gli insegnanti scarseggiavano e le attività scolastiche non erano abbastanza buone da motivare bambini e genitori a resistere.

Riportando a scuola qualità, sicurezza e attenzione ai programmi, le cose sono cambiate. Non solo per i bambini. Sabekun racconta che sua madre ha cominciato a partecipare ai Reflection Action Circle di ActionAid, e “ha iniziato a prestare attenzione all’importanza dell’educazione anche per i miei fratelli, discutendo spesso con mio padre del nostro futuro”.

L’aumento della consapevolezza sul diritto allo studio, la sensazione di non essere più soli, e un occhio di riguardo alla ricchezza intellettuale che la scuola dovrebbe portare, hanno cambiato il destino di Sabekun e della sua comunità. Anche tu puoi far parte di questo nuovo futuro: dona ora!